Carpi sui quotidiani: il recupero del ''biscione'', le sorti del punto nascita di Mirandola, la rete di servizi per i disabili

La presentazione in Commissione del Piano di recupero urbano che riguarda non solo il famoso edificio dalle due torri unite da una terrazza noto come "biscione", ma anche l'intero isolato di via Unione Sovietica apre oggi sia il Carlino che la Gazzetta. Il Piano da 9 milioni di euro, per 2,5 milioni investiti dal Comune e per i restanti 6,5 da Regione e Acer, approderà presto al Consiglio e la sua approvazione consentirà di aumentare da 15 a 55, la maggioranza, anche attraverso espropri, la quota di unità immobiliari di proprietà pubblica. Il che, scrivono i due quotidiani nei loro servizi, riportando le parole dell'assessore all'Urbanistica Riccardo Righi, dovrebbe indurre anche gli altri proprietari – privati e immobiliari – ad aderire al progetto che punta a equilibrare la qualità edilizia e sociale del complesso, a favorirne la sicurezza, ad ampliarne la dotazione di servizi alla persona e alla comunità, riqualificando anche il quartiere. Sui social la notizia è stata accolta con molto scetticismo dai commentatori di circostanza. Con l'invito, neanche troppo nascosto, a radere al suolo l'intero edificio, come se fosse semplice calpestare diritti, infischiarsene dei residenti e passare sopra proprietà così diverse, dalle quali ci si aspetta piuttosto una collaborazione al piano di recupero.

 

La notizia più rilevante del Carlino viene invece dalle pagine dedicate alla Bassa, essendo anche Carpi in qualche modo interessata alla delicata questione delle sorti del punto nascita di Mirandola. La notizia è che, informato dai colleghi di partito Enrico Aimi e Antonio Platis, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha presentato una interrogazione parlamentare urgente al Ministro della Salute per chiedere una deroga alla norma che ne vorrebbe la chiusura sotto il limite dei cinquecento parti l'anno. La richiesta viene motivata con l'esigenza di mantenere vivi i servizi di prossimità anche per realtà di medie dimensioni come Mirandola, per di più uscite dalla drammatica prova del terremoto.

 

 

In seconda apertura la Gazzetta colloca il resoconto della tavola rotonda sulla disabilità organizzata dall'Unione, in collaborazione con le associazioni attive sul territorio in questo ambito. E' stata l'occasione, informa il servizio, per fare il punto su tutte le iniziative messe in cantiere per assistere i disabili nelle varie fasce di età, dai seicento bambini e ragazzi seguiti nei vari ordini di scuola all'assistenza domiciliare per i casi gravissimi, fino all'area anziani, passando per i servizi dedicati al "dopo di noi” indirizzati a favorire forme sempre più solide di autonomia dei disabili dalle rispettive famiglie.