Rosa Farina, da imprenditrice tessile a professional organizer

Come ti organizzo lo spazio per vita e lavoro

Il lockdown ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini e il modo in cui viviamo le nostre case. Al loro interno, se fino a ieri tutto era in funzione dello svago e del relax, ora è nata una nuova esigenza, quella dello smart working, per le professioni che lo consentono. Sia che nel proprio nido si lavori da remoto sia che vi si abiti e basta, oggi è comunque più che mai importante organizzare bene gli spazi. Non tutti però hanno a disposizione case di grandi dimensioni, il che rende complicato e faticoso vivere a stretto contatto con i propri famigliari, ognuno dei quali si trova alle prese con esigenze lavorative o di studio. Trovare soluzioni per rendere il tutto più armonioso è un compito al quale sono dedicate specifiche attività: Rosa Farina, ex imprenditrice del settore del tessile, oggi fa la professional organizer e ci spiega di cosa si occupa. 

 

Quando ha iniziato a svolgere questa professione? 

«Chiusa l’azienda che gestivo con mia sorella, ho deciso di dedicarmi a un aspetto del lavoro e della vita al quale sono legata da sempre, quello organizzativo. L’organizza- zione è una disciplina e come tale va sperimentata, testata e mantenuta nel tempo, il che poi permette di avere il controllo totale delle situazioni e fare scelte consapevoli e mirate. Mi sono formata presso Apoi (Associazione Professional Organizer Italia), l’unica associazione d’Italia del settore e riconosciuta dal Mise (Ministero dello Sviluppo Economico)» 

 

In cosa consiste questa attività? 

«Lo spiego anche nella pagina Facebook che porta il mio nome: la professional organizer fornisce metodi e consigli concreti finalizzati a una migliore gestione dello spazio, del tempo e delle risorse, sia a livello aziendale che famigliare. Il mio metodo si basa sul semplificare: è fondamentale non aggiungere, perché c’è già tanto che ci bombarda dall’esterno. Questo possiamo farlo anche nelle cose più semplici, ad esempio attraverso il controllo delle spese di base e delle utenze, la gestione della dispensa e del frigorifero... tutti aspetti con cui abbiamo a che fare settimanalmente. Spendiamo, portiamo a casa, spesso accumuliamo senza renderci conto che gli alimenti hanno una scadenza e che rischiamo di buttarli. Queste sono risorse economiche che non vanno sprecate e che potrebbero essere utilizzate per affrontare altre situazioni o per dedicarci un premio» 

 

Fare ordine alleggerisce anche la mente... 

«Tante volte ci abituiamo a vedere le cose intorno a noi senza renderci conto che uno spazio affollato incide negativamente anche sulla nostra concentrazione. Capita che non riusciamo a liberarci da alcuni oggetti perché vi siamo legati sentimentalmente, ci ricordano qualcosa, però con il tempo si cambia, cambiano le esigenze: riorganizzare e lasciare andare il vecchio vuol dire liberarsi da pesi, lacci e frustrazioni. Snellire, semplificare e fare emergere la bellezza che già c’è nelle nostre case, è questa la soluzione» 

 

Ora che le abitazioni sono anche i nostri uffici, come conciliare le tante esigenze? 

«Ci sono famiglie in cui i due genitori fanno smart working e allo stesso tempo i loro ragazzi fanno lezioni online: tutti hanno bisogno del proprio spazio. È molto impor- tante allora identificare uno spazio idoneo per ogni componente della famiglia perché possa avere il suo momento di lavoro e di libertà. Occorre un dialogo aperto per mettere su un piano gli impegni di tutti e cercare di organizzarli come se si fosse in ufficio con i colleghi, darsi fasce orarie in cui non essere interrotti. Il consiglio che do è cercare di avere una postazione di lavoro fisicamente comoda, il più possibile sgombra di cose superflue, imporsi di alzarsi ogni tanto dal momento che lavorare a casa rischia di far perdere il controllo del tempo e del movimento. Anche cambiare la dinamicità della disposizione dei mobili, laddove possibile, può giovare: dobbiamo arrangiarci con tutto quel che abbiamo in casa, reinventare gli spazi, guardarci intorno e cercare cose da mettere a disposizione per lavorare in modo più agevole» 

 

E chi vive in ambienti molto piccoli? 

«Liberarci del superfluo permette anche di rendere più funzionale lo spazio. Questo momento ci offre un’ottima opportunità. Il che non vuol dire buttare, ma anche donare, organizzare eventi di scambio, dare nuova vita ai nostri oggetti. Fare ordine nelle camerette dei bambini insieme a loro sarà un’attività piacevole per recuperare tempo per gli affetti. Facciamo spazio per fare entrare cose nuove: quel che è stato è stato bello, ma quel che verrà sarà ancora migliore». 

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