Consiglio - 3: no alla mozione di FdI sulle modalità del porta a porta integrale. L'idea di fototrappole condominiali

Zitti e buoni su una variazione di bilancio che volta praticamente pagina sul palasport di Carpi, compensandolo per così dire con una ulteriore palestra, i consiglieri – presenti in forze minime, quanto bastava per non invalidare la seduta di ieri sera – si sono animati nel dibattito sulla mozione presentata da Fratelli d'Italia per uno stop all'estensione del porta a porta, con l'eliminazione dei cassonetti della plastica e del vetro e per l'avvio di un ripensamento radicale delle modalità prescelte. Le consigliere Annalisa Arletti e Federica Boccaletti hanno riproposto tutti i “contro” emersi anche sui social e riassunti in una petizione con raccolta di firme ai banchetti, pur ribadendo la loro non ostilità di principio alla raccolta differenziata. Vediamoli in sintesi: si è scelta una modalità universale, senza tener conto delle specificità dei singoli comuni (Carpi ha più condomini di Novi e Soliera); si è fatta informazione, sì, che però è cosa diversa dal coinvolgimento degli utenti; si obbliga la popolazione a stoccare in casa, sacrificando spazi privati per un beneficio tutto da dimostrare; l'eliminazione dei cassonetti non abbatterà gli abbandoni che anzi aumenteranno; bidoni e sacchi gialli della plastica ingombreranno i marciapiede, offrendo soprattutto in centro uno spettacolo indecoroso; sono da rivedere la frequenza dei passaggi come gli orari dei centri di smaltimento; bidoni condominiali per il vetro non sono facili da spostare. Tutto ruota intorno a un quesito, ha più volte sottolineato la consigliera Arletti: perché lo si fa? A beneficio di chi?

Le repliche dai banchi della maggioranza hanno oscillato fra la presa d'atto della conclusione logica di un'operazione avviata dieci anni fa e ormai entrata nella cultura e nelle abitudini (con la fiducia che la scomparsa dei cassonetti farà sparire gli abbandoni contrapposta alla convinzione delle consigliere della destra che li faranno invece aumentare) e le aspettative di tipo etico, imperniate cioè su quella maggiore educazione dei cittadini ai corretti comportamenti per la quale la consigliera Arletti rilevava però l'assenza di vantaggi concreti. Qualche concessione pratica è venuta dal consigliere del Pd, Andrea Bizzarri, che si è detto disponibile a una mozione che estenda gli orari dei centri di smaltimento; e dalla replica dell'assessore Mariella Lugli che ha ammesso che qualche cosa c'è da migliorare nella raccolta degli ingombranti e che, nel riconoscere il rischio che tanti bidoni sui marciapiede possano diventare mini stazioni ecologiche, si è detta favorevole a che il gestore aggiunga anche la dotazione di fototrappole a quella dei bidoni per i condomini di maggiori dimensioni per individuare i comportamenti scorretti. Alla fine la mozione dei Fratelli d'Italia è stata respinta dalla maggioranza Pd Carpi 2.0.