Il Covid negli istituti comprensivi e alle superiori: qualche assenza, ma nessuna chiusura

«Incrociando le dita, a una rapida panoramica effettuata questa mattina fra i dirigenti, non risultano particolari situazioni di disagio o, peggio, necessità di chiudere servizi per i quattro istituti comprensivi di Carpi. Casi isolati che hanno imposto quarantene, questo sì, e anche fra maestre e docenti e personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliare): ma niente che possa essere paragonato a quanto accaduto in alcune località della provincia, dove i dirigenti hanno chiesto ai rispettivi sindaci di chiudere le scuole». Risponde così l'assessore comunale all'Istruzione, Davide Dalle Ave, alla richiesta di conoscere la situazione dei quattro comprensivi della città che raggruppano, come noto, scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Si sa, in compenso, che molte assenze si sono registrate fra gli alunni nei giorni di apertura del 7 e 8 gennaio, ma pare non per effetto della pandemia.

Al Carpi Tre, in particolare – media Margherita Hack, primarie Collodi e Anna Franck, scuole d'infanzia Nelson Mandela, Bruno Munari – risultavano questa mattina una dozzina di assenze fra insegnanti e personale Ata e una quarantina fra gli alunni della media, mentre non ci ancora dati per primarie e scuole d'infanzia. Il dirigente Tiziano Mantovani assicura che al momento la situazione del personale è sotto controllo e rimediabile, con la speranza che non si vada oltre.

Per quanto riguarda gli istituti superiori, le lezioni in dad, più che al Covid, si debbono ai problemi all'impianto di riscaldamento del Vallauri che ha richiesto un ulteriore intervento dei tecnici della Provincia obbligando i ragazzi alle lezioni in remoto e, nei giorni scorsi, del liceo Fanti, mentre per oggi la dirigente, professoressa Alda Barbi, ha precisato che il rientro è stato regolare. Al momento, non vi sarebbero invece defezioni preoccupanti da pandemia fra gli studenti, il personale Ata e i docenti.