Fondo Affitto 2022: ''Mancano i trasferimenti statali a fronte di una domanda in aumento''
Oltre 1 milione e 200 mila euro sono i finanziamenti stanziati per il Fondo Affitto 2022 dall’Unione delle Terre d’Argine, tra finanziamenti regionali (per 1 milione 100 mila euro) e quelli dell’Unione stessa (per 110 mila euro). A beneficiarne saranno perciò 932 famiglie che percepiranno un contributo a sostegno dell’affitto con un massimale fino a 1.500 euro, pari a tre mensilità del contratto in essere. Altre 573 famiglie invece, pur essendo state ammesse alla graduatoria, resteranno senza contributo. «Non siamo riusciti a dare soddisfazione a tutte le domande presentate in ragione di due novità negative - precisa il sindaco Alberto Bellelli -: da una parte abbiamo ricevuto il 30 per cento in più delle domande rispetto all’anno precedente; dall’altra parte, c’è un ammanco di trasferimenti nazionali: l’anno scorso lo Stato aveva messo a disposizione 32 milioni di euro, mentre quest’anno il governo ha azzerato nella legge di bilancio i contributi su affitto e morosità incolpevole». (prosegue sotto)
Il bando realtivo al Fondo Affitti 2022 era rivolto a due categorie: la prima è quella dei nuclei famigliari con Isee pari a 17 mila 154 euro (e che corrisponde alla quasi totalità delle domande); la seconda comprende i nuclei con Isee fino a 35 mila con un calo del reddito rispetto al 2021 di oltre il 25 per cento (per questa categoria sono arrivate solo due domande). Per gli esclusi dal bando resta la possibilità di rivolgersi ai Servizi sociali laddove ci siano ulteriori complicazioni. Inoltre, il Comune di Carpi sta verificando la dotazione degli alloggi privati sul territorio. «Si stima ve ne siano 1.600 di sfitti soltanto a Carpi ma di cui non si conoscono con esattezza le condizioni - prosegue Bellelli -. Inoltre, dal punto di vista fiscale cerchiamo di penalizzare gli alloggi sfitti per incentivare la messa a disposizione di immobili potenzialmente capaci di ospitare la domanda abitativa, oltre che ci impegnano direttamente per il recupero di immobili, come nel caso del Biscione. E stiamo dialogando anche con altri enti per sollecitare le politiche abitative a livello nazionale. Ma siamo preoccupati: le risorse a sostegno degli affitti nel caso dei redditi più bassi devono essere mantenute, perché permettono di ridurre la conflittualità sociale, cercando di evitare di arrivare agli sfratti. Tali risorse servono a tenere una pace sociale fra i vari attori di una comunità».
«Dobbiamo muovere un mercato immobiliare bloccato in cui i prezzi salgono - puntualizza l’Assessore ai Servizi sociali Tamara Calzolari -. Per questo motivo abbiamo riconfermato e rilanciato la misura dell’Affitto casa garantito, che offre ai proprietari la copertura di alcuni canoni in caso di mancato pagamento, così come delle spese di manutenzione in modo che vi sia la restituzione dell’immobile in buone condizioni e delle spese di condominio non pagate, ma scondo questa misura il rapporto resta tra proprietario immobile e inquilino». «Nei prossimi mesi proveremo a dare attuazione a uno strumento messo a disposizione dalla Regione nell’ambito del Patto per la Casa e cioè quello di realizzare un’Agenzia Casa - aggiunge e conclude Calzolari -: la differenza rispetto all’Affitto Casa Garantito è che il rapporto diventerà non più tra il proprietario e l’inquilino, ma tra il Comune e l’inquilino per sollevare i proprietari da tante incombenze e preoccupazioni nel caso in cui dovessero subentrare dei problemi. Stiamo cercando di attivare tutti i canali possibili, ma di fronte a numeri così importanti, li saturiamo tutti. Il periodo è molto complesso».