L'iniziativa in contemporanea alla riunione del Consiglio di amministrazione

Goldoni Arbos Carpi, sciopero giovedì 20 febbraio e presidio davanti allo stabilimento

Proseguono le iniziative alla Goldoni Arbos di Carpi per chiedere il ritiro della procedura di concordato preventivo, il pagamento ai fornitori e la ripresa della produzione.

A sostegno di questi obiettivi, dopo lo sciopero di ieri e il presidio presso il Municipio di Carpi, è stato proclamato un ulteriore sciopero per giovedì 20 per l'intera mattinata con un presidio davanti allo stabilimento dalle 7 alle 11,30 in via Canale Svoto, 3.

L'incontro di lunedì 17 con i sindaci di Carpi, Alberto Bellelli e di Rio Saliceto Lucio Malavasi, ha rappresentato l'avvio di un coinvolgimento istituzionale che permetta un effettivo confronto con i vertici aziendali della multinazionale cinese, in vista di decisioni fondamentali per il futuro dello stabilimento di Migliarina e per tutto l'indotto.

Oggi è stata formalizzata la richiesta da parte della Fiom Cgil di attivare immediatamente un tavolo di crisi presso la regione Emilia Romagna. I vertici della multinazionale che si incontreranno giovedì devono prendere atto delle istanze che provengono dai lavoratori e dalle istituzioni. Istanze che fanno riferimento alla responsabilità sociale dell'impresa ed alle ricadute sul territorio.

“Desidero esprimere, a nome mio personale e del partito di Carpi, solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Goldoni Arbos, la storica azienda metalmeccanica che è entrata di nuovo in una spirale critica – il commento del segretario del Pd di Carpi, Marco Reggiani -. Nonostante i percorsi di risanamento e rilancio annunciati, infatti, i vertici aziendali hanno depositato in Tribunale la richiesta di avvio della procedura concorsuale di concordato preventivo che avrà ripercussioni negative sui posti di lavoro, sui fornitori e sull’indotto. Bene ha fatto il sindaco di Carpi Bellelli a ricevere i rappresentanti dei lavoratori per tentare di trovare insieme una soluzione diversa che consenta la ripresa dell’attività produttiva. Auspichiamo che l’impegno del sindacato e delle Istituzioni possa contribuire a far tornare l’azienda sui propri passi”.

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