I volontari del Loto di Carpi salvano l'asinello divenuto simbolo della Romagna che non molla

Il simbolo della Romagna che reagisce, scrive oggi il quotidiano la Repubblica, è diventato, sul web, l'asinello Mais. L'animale di 18 mesi della fattoria Le Chiocce di Russi (Ravenna) è rimasto con l’acqua alla pancia per due giorni e una volta recuperato ha fatto tre chilometri tra acqua alta 120 centimetri e correnti. Stremato e senza forze, è andato avanti, salvato dai volontari del centro riabilitativo il Loto di Carpi, impegnato in questi giorni nel recupero degli animali alluvionati.

 

Fondato a Budrione nel 2021 dalla riabilitatrice psichiatrica Silvia Gozzi in un'oasi verde con laghetto, Loto è un centro riabilitativo popolato da conigli, lepri, galline e due alpaca per offrire soprattutto ai ragazzi affetti da difficoltà relazionali e di comunicazione, autistici o con ritardi cognitivi qualcosa di diverso dall'ambiente asettico e limitante del suo ufficio di Carpi: la libertà di sperimentare, osservare ed esprimersi in un contesto naturale che esalta la biodiversità.