Il calvario di un carpigiano infettato dalla West Nile e Libera al lavoro a Teano sulle prime pagine carpigiane

Il difficile caso clinico di un cinquantenne carpigiano colpito forse dalla sindrome dell'infezione West Nile portata dalla zanzara tigre apre la pagina post-ferragostiana di Carpi e della Bassa de Il Resto del Carlino. Secondo la denuncia della moglie del carpigiano, l'uomo non sarebbe stato adeguatamente seguito dai sanitari del Ramazzini e solo dopo una protesta formale avanzata alle varie autorità, ha avuto il trattamento opportuno per un sospetto di West Nile. Il quotidiano riporta anche la versione dell'Ausl in merito: il paziente sarebbe stato correttamente ricoverato in Neurologia ma a causa di sospette positività da Covid in reparto è stato collocato temporaneamente in Ortopedia-Nefrologia, ma seguito comunque dai neurologi. Altro, su Carpi, il Carlino non pubblica se non, di taglio basso, le dichiarazioni della mamma di "Greg" Paltrinieri, a Roma per seguire le performance del campione.

Tutta dedicata a Libera, l'associazione antimafia carpigiana intitolata a Beppe Tizian, invece, l'apertura della Gazzetta. I volontari di Carpi sono attualmente a Teano a lavorare sui campi sequestrati alla camorra. Di spalla, la Gazzetta riporta anche le critiche di Eros Gaddi, capogruppo in Consiglio comunale dei 5 Stelle, al piano di mobilità green presentato dal Pd nei giorni scorsi: "Pd ipocrita - lamenta Gaddi -, fa le proposte sei anni dopo".

Nella sua seconda pagina, la Gazzetta riporta invece gli avvenimenti di Ferragosto (la processione dell'Assunta) e di ieri in piazza Martiri con la commemorazione dei trucidati dalle Brigate Nere, 78 anni dopo.

Naturalmente, nelle loro pagine sportive, sia Il Carlino che la Gazzetta propongono le cronache dalle piscine dei campionati romani che hanno visto Gregorio Paltrinieri sfiorare di nuovo l'oro, dovendosi poi "accontentare" dell'argento nei 1500 stile libero.