Il cammino del tortellino carpigiano. Imputati antifascisti: un portachiavi come arma. Al Maxxi i progetti del Centro visitatori al Campo Fossoli

E' il “Cammino del Tortellino carpigiano” a farla da padrone, oggi, come notizia, nell'apertura del Carlino e nella seconda apertura di pagina della Gazzetta. Il progetto si inserisce fra le iniziative di Best Carpi, la rassegna commissionata dal Comune a Sgp e che occuperà autunno e inverno prossimi. E si propone di valorizzare un prodotto tipico della gastronomia locale, creando insieme spirito solidale fra i 17 ristoratori aderenti, accomunati dall'aver inserito il tortellino nei rispettivi menù. Il viaggiatore che si incamminerà lungo questo percorso riceverà un timbro per ogni degustazione e se avrà toccato almeno il 50 per cento dei ristoranti che partecipano, otterrà una pergamena personalizzata, mentre chi lo completerà al 100 per cento sarà insignito del titolo di Gran Ciambellano del Tortellino.

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Di tutt'altro tenore è l'apertura della prima delle due pagine carpigiane della Gazzetta che si sofferma sulle motivazioni della sentenza, rese note ora, con la quale, nel luglio scorso, il giudice aveva assolto i 25 imputati del presidio antifascista del 4 agosto 2017, quelli che cantarono Bella Ciao davanti agli attivisti di Forza Nuova, rispedendo però gli atti alla Procura per un altro reato, ben più grave: quello di adunata sediziosa armata. Il quotidiano intervista l'avvocato difensore dei manifestanti, che considera spropositata l'imputazione, visto che l'unica “arma” in loro possesso era un moschettone portachiavi esibito per pochi secondi ai gruppi di Forza Nuova al momento in cui questi erano partiti all'attacco. Neppure a chi ha saccheggiato la sede della Cgil a Roma, osserva il legale, è stata imputata l'adunata sediziosa armata, ma solo l'adunata sediziosa.

 

 

Il Carlino riporta la notizia che al Maxxi di Roma, uno dei più importanti musei d'Italia, resteranno esposti fino al 31 ottobre i progetti, a partire da quello dello studio di Sassuolo risultato vincitore, presentati al concorso internazionale indetto per la progettazione del futuro Centro visitatori del Campo di Fossoli. Il Maxxi stesso era stato incaricato di redigere il bando, ricevendo dal Comune 35 mila euro, integrati da altri 15 mila della Fondazione Campo Fossoli destinati alla comunicazione. Non fosse che per questo, ci sarebbe da chiedersi perché i progetti – che è giusto ricevano la risonanza di un allestimento nella Capitale – non vengano esposti anche a Carpi.