Il Campo di Fossoli nel Giorno della Memoria. Assegnato il progetto del Biscione. Un Comitato per riaprire via Menotti. Leonardo Maini Barbieri in Croce Blu

Oggi, Giorno della Memoria, il quotidiano la Repubblica ospita un ampio servizio su "Il Campo di Fossoli e il falso mito degli Italiani brava gente”, dove l'inviata Brunella Giovara scrive: “Di questi tempi conviene farsi un giro al campo di concentramento di Fossoli. Un posto ora quieto nelle nebbie della bassa modenese. È stato un luogo di dolore disperato, addii, e non ritorni. Migliaia di deportati per lo più italiani, 6 mila tra ebrei e politici, sono passati da qui per andare a morire nei lager tedeschi e polacchi...”. Il servizio è soprattutto imperniato sull'attività di fiancheggiamento alle SS svolta da reparti militari italiani nella sorveglianza sul Campo e sulla complicità di molti civili italiani che si fecero delatori nella denuncia di ebrei e dissidenti poi finiti dietro i reticolati.


 

La notizia della vittoria degli architetti Merla e Calzolari e dell'ingegner De Bonis al concorso per il progetto di ristrutturazione del Biscione di via Unione Sovietica si prende oggi l'apertura del Carlino e la prima apertura della Gazzetta. L'aggiudicazione, che assegna un premio di 8 mila euro ai tre professionisti e una parcella di 50 mila per la progettazione definitiva ed esecutiva, è avvenuta sulla base della progettazione di massima, documentata anche da diversi disegni virtuali che lasciano intuire un recupero all'insegna della socializzazione, con ampi spazi comuni quali i balconi continui, la terrazza che unisce le due torri, mentre è previsto un collegamento tra l'affaccio nord del complesso immobiliare, su via Cattani, e quello sud, sulla via Unione Sovietica. Molti i commenti sui social alla prima pubblicazione della notizia, per lo più ispirati al quesito: ma poi ci andranno gli stessi che hanno rovinato gli attuali edifici? Seguito da considerazioni di vario genere. E' opportuno precisare che l'obiettivo del Comune e di Acer, che finanziano l'intervento rispettivamente con 2,5 e 1, 5 milioni di euro, in aggiunta al contributo regionale di 5, è quello di acquistare 55 dei 90 alloggi, con tutte le difficoltà che questo comporta, trattandosi spesso di unità immobiliari in condizioni di degrado e delle quali è difficile raggiungere il proprietario, spesso partito per l'estero. Tagliato il traguardo del recupero – la scedenza per la presentazione del progetto è la metà di quest'anno dopo di che ci sarà l'assegnazione dei lavori – si presume che il Comune e l'Acer proprietari assegneranno i loro appartamenti con graduatoria e secondo i criteri in vigore per l'edilizia sociale, con una particolare attenzione ad anziani, giovani coppie e fragili.

 

L'altra notizia condivisa dai due quotidiani è la costituzione dei residenti e degli esercenti di via Menotti in un Comitato per la riapertura al traffico della via, ostruita da anni dalla gru di un cantiere di recupero di un edificio danneggiato dal sisma e che procede con il contagocce, con intervalli di mesi durante i quali appare deserto e senza che nessuno vi lavori. Gli effetti denunciati dai membri del Comitato sono la formazione di un angolo buio nella via, che favorisce episodi di maleducazione e di degrado sociale, oltre al deposito di rifiuti nel recinto del cantiere. L'intento è quello di ottenere udienza dal Comune per denunciare l'insostenibilità della situazione, dopo che il 31 dicembre scorso sarebbe scaduta l'ultima proroga concessa, anche se si ha notizia di una ulteriore dilazione dei termini al 31 dicembre 2023. In un colonnino di spalla il Carlino dà notizia dell'affiliazione alla Croce Blu di Carpi dell'influencer Leonardo Maini Barbieri, che vanta oltre 700 mila follower su Tik Tok: un modo per lui di rendersi utile, dichiara al giornale, e per la Croce Blu di acquistare visibilità e fare proselitismo.