Il dramma del bambino di Soliera. Un tesoretto sul web: vero o virtuale? Presidio al Pronto Soccorso

“Ora è libero”: la frase che la 32enne baby sitter di Carpi ha rivolta alla domestica in servizio nell'abitazione dalla cui finestra, pare al secondo piano, era caduto poco prima il piccolo di 13 mesi che accudiva, compare oggi nei titoli di tutti i giornali e di tutti i servizi televisivi dedicati a quanto accaduto a Soliera. Il bambino, intanto, è ricoverato in condizioni gravissime all'Ospedale Maggiore di Bologna, vegliato dai genitori e dai nonni. I quotidiani locali Gazzetta (da cui la foto) e Carlino dedicano due pagine ciascuno al drammatico episodio. E riportano come la donna, arrestata con l'accusa di tentato omicidio, l'abbia pronunciata, quella frase, scendendo al piano terra della villetta di via Arginetto e come la domestica, alla quale l'aveva rivolta, l'abbia poi riferita a propria volta a una vicina che, accortasi di quel corpicino a terra, aveva dato l'allarme, mentre fra urla e pianti sopraggiungevano altri vicini. Ma nella ricostruzione di quei momenti concitati, con le consuete interviste ai vicini che hanno visto o sentito dire, non sempre le cronache coincidono e i dettagli divergono. Concordano, invece, nel descrivere lei, la baby sitter, imperturbabile alla finestra, mentre tutto il vicinato cercava di fare qualche cosa in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Perdura, intanto, lo stato confusionale della donna che, scortata in carcere dopo i primi interrogatori nella caserma dei carabinieri di Soliera, è stata visitata dal suo avvocato difensore al quale avrebbe chiesto come sta il bambino. Al legale, stando ai resoconti, è parsa emotivamente provata, assente e non in grado di ricostruire la dinamica dell'accaduto, al di là del racconto fornito agli inquirenti di essersi recata normalmente al lavoro, quel giorno, alle 8 del mattino. Poi il black out che lascia spazio a tutte le ipotesi e in particolare a una, la più inquietante e inspiegabile.


 

Nelle loro pagine di Carpi sia la Gazzetta che il Carlino si occupano di un sessantenne di Carpi rinviato ieri a processo dalla Procura perché percepirebbe il reddito di cittadinanza, pur potendo contare su un tesoretto di 800 mila euro. Su di lui indaga dal 2019 la Guardia di Finanza che avrebbe scoperto la cospicua disponibilità, sparsa su conti web dedicati a vari giochi: poker, tombola, bingo, scommesse sportive. La difesa sostiene però che si tratti di denaro virtuale, conti on line, mai tradottisi in denaro contante. La prossima udienza il 6 luglio. Altra notizia condivisa dai due quotidiani è quella del presidio indetto ieri dal Fp Cgil davanti al Pronto Soccorso del Ramazzini come forma di protesta contro le aggressioni subite ultimamente dai sanitari del servizio. Ampia la partecipazione, riferiscono le cronache, fra cui quelle del Sindaco e dell'Assessore ai Servizi sociali e Sanità, Tamara Calzolari. Dal presidio sono partite alcune richieste all'indirizzo della Direzione sanitaria, come lo spostamento della stanza della guardia giurata in area più vicina al Pronto Soccorso e la possibilità di disporre di uno strumento per la verifica delle attese di quanti hanno chiesto visite, essendo considerate proprio le lunghissime attese fra le cause principali della conflittualità.

Solo la Gazzetta dà invece conto del convegno sul portale del welfare aziendale promosso dalle Terre d'Argine, e presentato nei giorni scorsi dall'Assessore ai Servizi sociali, Tamara Calzolari, dalla collega dell'Unione, Paola Guerzoni insieme alla vicepresidente della Regione, Elly Schlein. Si tratta di una rete di quaranta organizzazioni del territorio che mettono a disposizione dei dipendenti di aziende insediate nell'area delle Terre d'Argine  90 servizi sociali a chilometri zero, nel senso di vicinissimi, e di 50 tipi diversi: il tutto per facilitare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e mettere le donne in condizione paritaria.