Impiegava in smart working 178 lavoratori in cassa integrazione: sequestro di oltre 240 mila euro per un noto marchio di abbigliamento di Carpi

Un comunicato della Procura della Repubblica trasmesso dal Comando provinciale della Guardia di Finanza informa che dal 24 marzo le Fiamme Gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo fino a concorrenza della somma di oltre 240 mila euro emesso dal Gip di Modena nei confronti del Presidente del CdA e del Direttore delle Risorse umane “di una società con sede legale in Carpi, operante nel settore delle confezioni in serie di abbigliamento, titolare di un noto marchio, indagati in concorso fra loro del delitto di indebita percezione di erogazioni pubbliche”. L'indagine, informa il comunicato, ha avuto origine dalla denuncia presentata da una dipendente della società che segnalava di essere stata comunque impiegata in attività lavorativa in "modalità agile" (smart working), nonostante  fosse collocata in Cassa Integrazione  Guadagni Ordinaria, a seguito dell'interruzione dell'attività lavorativa causa Covid-19, disposta con il provvedimento governativo diretto a contenere la pandemia. segue

 

 

Il comunicato prosegue: “Le indagini svolte hanno consentito di accertare che gli indagati, sfruttando fraudolentemente l'ammortizzatore sociale sopracitato, avrebbero impiegato ugualmente  in  attività lavorativa 178 dipendenti per i qualiera stata richiesta alla Direzione Provinciale dell'Inps di Modena la relativa integrazione stipendiale, in virtù dei provvedimenti emanati dall'Autorità di Governo. L'attenta analisi eseguita dai finanzieri sulla documentazione  societaria e informatica, acquisita in occasione della perquisizione delegata da questa Procura della Repubblica, ha permesso di rilevare che la società, altresì, compensava la quota rimanente tra l'ammortizzatore sociale e l'ordinaria retribuzione, attraverso la corresponsione di un'indennità denominata indennità varie, ciò a conferma dell'impiego irregolare dei dipendenti. Tenuto conto che il reato di indebita  percezione  di erogazioni  pubbliche  è stato  commesso  da persone aventi ruolo apicale nella Società ed a vantaggio della stessa, è stato altresì ravvisato l'illecito amministrativo di cui al Decreto Legislativo nr. 23112001 (Responsabilità amministrativa da reato della società). In esecuzione della misura cautelare reale emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Modena – conclude la nota – sono state sottoposte a sequestro preventivo disponibilità finanziarie per 242 mila euro”.