Ingorghi al polo scolastico di via Peruzzi. Ritornano i ladri scalatori delle grondaie. Daspo urbano a un giovane fuori controllo

Le due pagine della Gazzetta dedicate a Carpi sono oggi quasi completamente prese dagli ingorghi di via Peruzzi negli orari di ingresso e uscita dei quattromila studenti del polo scolastico. Nonostante i portabiciclette siano super utilizzati, con centinaia di bici che vi si concentrano, resta sempre molto alta la percentuale dei genitori che accompagnano i ragazzi in auto. E non potendo più sostare nella via Peruzzi, per la sosta breve le auto cercano sfogo nelle vie laterali, spesso mescolandosi agli studenti in ingresso o in uscita. Pareri discordanti emergono dalle interviste effettuate a genitori e a qualche insegnante: ma gli accenti critici prevalgono nettamente sui pareri favorevoli, fra i quali spiccano quelli degli autisti dei bus cui è stata riservata una corsia. La replica dell'assessore Truzzi è che la situazione è costantemente monitorata per apportare eventuali correttivi, ma che la soluzione adottata è la migliore che si potesse pensare.

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Sul Carlino, in apertura, riaffiora la cronaca nera con quello che pareva ormai un ricordo: i ladri arrampicatori del tardo pomeriggio. E' accaduto nel residenziale appena al di là dell'incrocio di via Berengario con via Tre Febbraio: i malviventi hanno utilizzato un pluviale per inerpicarsi su un balcone al secondo piano e rovistare nell'appartamento, mentre l'anziana proprietaria era in cucina, impossessandosi di alcuni gioielli. Poi la proprietaria ha avvertito i rumori e appena si è mossa, i ladri se ne sono andati. Sono stati avvertiti i carabinieri che, dopo i consueti rilievi, stavano per andarsene, quando una famiglia che abita poco distante li ha avvertiti che i ladri avevano visitato anche un altro alloggio. Il servizio si spinge poi a considerare anche la situazione di questo angolo di Carpi – il parchetto di San Nicolò ora occupato dal cantiere della chiesa, i portici delle vie Rocca e Costa, la stessa via Berengario – divenuto secondo alcuni residenti intervistati luogo di un autentico degrado, fra risse, traffici illeciti e, come dicono loro, “...scene che credevamo essere proprie solo delle più sperdute periferie”. Il tutto avviene nonostante i frequenti passaggi di mezzi delle forze dell'ordine e la videocamera.

 

 

E finché c'è, il quotidiano si sofferma sulla situazione di corso Fanti. Lo spunto è il daspo urbano, cioè il divieto di avvicinarsi al centro storico, emesso dalla Polizia nei confronti di un giovane pakistano non nuovo a simili episodi e che, evidentemente fatto di alcol, ha preso a infastidire la gente, urlando e lasciandosi andare a gesti osceni. Da lì il quotidiano allarga l'obiettivo sulle risse che, sempre sul corso, hanno avuto come protagoniste bande di ragazzini, nonché su vandalismi e sul furto di biciclette sottratte dai cortili in cui erano custodite.