Interpellanza di Carpi Futura sulla dispersione scolastica
Un'interpellanza presentata dai consiglieri Anna Colli e Michele Pescetelli, di Carpi Futura (nella foto) chiede a Sindaco e Giunta di conoscere le dimensioni raggiunte a Carpi dal fenomeno della dispersione scolastica. Chiede inoltre, per punti:
- quali sono stati gli atti concreti che il Patto per la Scuola ha promosso per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici di adolescenti in particolare nella fascia di età compresa tra 11 e 16 anni?
- se siano stati fatti aggiornamenti al Patto per la Scuola, nell'ottica della dispersione scolastica, a più di un anno dalla pandemia;
- se esistano progetti in grado di coinvolgere gruppi classe di riferimento per attivare azioni idonee a riavvicinare alla scuola gli alunni che se ne sono allontanati;
- se i Servizi sociali siano stati coinvolti nell'affiancare famiglie e personale scolastico per individuare metodi di contrasto alla dispersione;
- se in questa stessa opera si possano coinvolgere il centro giovani Mac'è e l'Unità educativa di strada.
L'interpellanza è preceduta da una premessa nella quale si sottolinea come la dispersione scolastica, le disuguaglianze nell’apprendimento, il ritorno dell’analfabetismo letterale e funzionale saranno questioni centrali nella politica dei prossimi anni. Viene altresì ricordato il Patto per la scuola per gli anni 2017-2021 che si poneva l'obiettivo principale di raggiungere livelli qualitativi sempre più alti del sistema scolastico del nostro territorio, al fine di raggiungere il successo formativo di tutti i bambini e i ragazzi, assegnando alle scuole e alle istituzioni locali “il compito di assumersi un ruolo consapevole di coordinamento e di governance per le politiche in particolare di prevenzione e contrasto alle povertà educative e alla dispersione scolastica, nonché di proposta di azioni integrate e strutturate volte alla rimotivazione degli alunni/e a rischio dispersione e al loro successo formativo”.
La premessa ricorda anche che, allegato al Patto della scuola, si parlava di un nuovo “Protocollo contro la dispersione e per il successo formativo” dell’Unione Terre d’Argine” e che quell'accordo “...intendeva favorire proposte progettuali in grado, da un lato, di promuovere percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali; dall’altro di coinvolgere anche i gruppi classe di riferimento e di prevedere azioni congiunte dentro e fuori la scuola per favorire il riavvicinamento dei giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione”.