La rivedremo così? Restauro di San Nicolò a un'impresa di Bagnacavallo. Lavori da gennaio

Con uno sconto del 7,50 per cento, pari a 92 mila 640 euro, sulla base d'asta di 1,4 milioni, comprensivi di oneri per la sicurezza e Iva, il raggruppamento temporaneo di imprese che si costituirà tra la Mulinari Costruzioni Generali di Bagnacavallo, ditta mandataria, la Csm Acciaio di Milano e Falegnameria Carraro di Padova, mandanti, si è aggiudicato le opere edili per il miglioramento sismico del tempio di San Nicolò, al quale il piano degli investimenti ha destinato la somma complessiva di 2,8 milioni di euro. La determina firmata dal dirigente del Settore Restauri, Tursimo e Attività produttive Giovanni Lenzerini reca la data del 31 dicembre 2020 e individua il 2021 come anno di completamento dei lavori, visto che il cronoprogramma stanzia tutta la somma per l'anno appena iniziato e che è stabilito che le fatture vengano liquidate dall'Amministrazione comunale solo ad avvenuto perfezionamento delle procedure di verifica della conformità e della regolare esecuzione delle opere.

Alla gara hanno preso parte quattro operatori: oltre al raggruppamento vincitore, anche il Cme, Consorzio imprenditori edili di Modena e due costituendi raggruppamenti temporanei d'impresa rappresentati uno dalla Baschieri srl e dalla Società Technologica e l'altro dalla Sacogen con la Mazzocchi srl e il Consorzio stabile Artemide. La graduatoria finale aveva visto in un primo tempo prevalere il Cme, ma al momento di attribuire l'aggiudicazione la Centrale unica di committenza dell'Unione Terre d'Argine ha rilevato incongruenze nell'attribuzione dei punteggi da parte del Sistema acquisti telematici (Sater) della Regione Emilia Romagna, per cui si è dovuto procedere alla correzione dei calcoli effettuati dalla piattaforma, assegnando i punteggi corretti.

 

Il progetto del recupero sisimico del complesso monumentale, come si ricorderà, ha avuto un iter piuttosto travagliato e la sua definitiva approvazione, nella versione firmata dall'ingegner Devis Sonda dello Studio Myamoto per la parte strutturale, dall'architetto Cesare Sereni per la parte architettonica, da Lucia Vanghi per le opere di restauro e da Francesco Pio Vernaci per la sicurezza, è avvenuta solo il 2 agosto 2019, sette anni dopo il primo incarico. Il progetto è stato inoltre sottoposto, con l'apporto dei tecnici progettisti Gherardo Trombetti e Federico Dall'Oglio, per la supervisione di Giovanni Gnoli, a due successive revisioni nel 2014 e nel 2017.