L'Anpi interviene sul Dorando squadrista. Da cantante a cameriera causa Covid

Interviene l'Anpi, sulla questione del Dorando Pietri squadrista portata all'attenzione dal libro di Fabio Montella “Bagliori d'incendio”, non ancora uscito, ma che ha già avuto ampi echi sulla stampa dopo un servizio dedicato dal Venerdì di Repubblica. Ne dà notizia la Gazzetta in apertura, intervistando il presidente provinciale dell'Associazione, l'ex assessore carpigiano Lucio Ferrari. Che non si lascia andare, per la verità, a giudizi troppo sommari, sul genere delle cancellazioni della memoria in voga di questi tempi. Tutt'altro: Ferrari si riserva di approfondire la partecipazione dell'ex maratoneta all'azione squadristica che il 24 giugno 1922 portò all'uccisione di due giovani cattolici a Quartirolo. Ma separa la memoria che la città ha conservato gelosamente del mancato vincitore della maratona di Londra del 1908, fino a dedicargli un monumento, dalle vicende che, spiega lui stesso al quotidiano, portarono anche persone di modesta estrazione, molte delle quali avevano militato nel partito socialista, a confluire nel nascente fascismo e a riconoscersi nelle sue promesse. Insomma, la sensazione è che l'Anpi non ne voglia fare un caso e giudichi la questione molto diversamente dai tentativi di intitolazione di spazi pubblici o di riabilitazione di personaggi chiaramente collusi con il regime. Pare più interessato, Ferrari, a far sì che, come gli ha promesso il Sindaco, il Comune di Carpi tolga la cittadinanza onoraria concessa dal Consiglio comunale a Benito Mussolini nel 1924. E magari ci si poteva pensare anche prima.

 

 

Una storia personale occupa invece l'apertura del Carlino, pagina di Carpi. E' quella di Antonella Marchetti, 60 anni, finalese d'origine sposata a Soliera e già titolare di una affermata stireria lavanderia a Carpi negli anni buoni del tessile, che si è scoperta la vocazione di cantante a 36 anni. L'ha assecondata, fino a farne una professione, creando l'Orchestra di Antonella Marchetti, molto richiesta per le infinite feste e occasioni di intrattenimento che offre la nostra zona. Ma le difficoltà create al settore artistico dal Covid l'hanno indotta a lasciare e a praticare diversi lavori, fino all'approdo a quello di cameriera in un noto albergo di Rimini dove si trova tuttora, e dove ha potuto insediarsi per la difficoltà dei titolari di trovare personale inserviente (“Tutti a casa con il reddito di cittadinanza”, confida al giornale).