Malvezzi, l'usato sicuro. Il Centro moderato? Era dentro il Pd

Il rispetto per l'uomo, riservato e parco di parole (non lo sentirete mai annunciare progetti che si realizzeranno da qui a vent'anni) non impedisce di constatare come la scelta di Paolo Malvezzi, 65 anni e una lunga carriera politico-amministrativa alle spalle, per sostituire in Giunta Marco Truzzi rappresenti la prova che nella politica locale nulla si crea e nulla si distrugge. Ai vertici del Pd – segreteria e gruppo consiliare – cui si deve la decisione, preferiscono parlare di un “profilo” tracciato per il candidato alla successione, al quale sarebbe poi toccato al sindaco Alberto Bellelli assegnare un nome e un cognome. Ma ci voleva tanto a dire che, per coprire una posizione sulla quale incombe il rischio di perdere 40 milioni di fondi assegnati dal Pnrr, che ha davanti a sé una prospettiva di non più di 15 mesi e che comporta una precisa conoscenza di apparati comunali stressati dalla mole di progetti in cantiere serviva uno pronto e sperimentato? Paolo Malvezzi, appunto, già assessore ai Lavori Pubblici per due soli anni (1997-1999) nel Malavasi Uno, ma soprattutto geometra tra i Comuni di Novi e Carpi. E mica si poteva sperare che potesse farcela, in quel ruolo delicato, una Stefania Gasparini che si è presentata ai tecnici di via Peruzzi guidati da Norberto Carboni con un elenco di cose da fare che stavano a cuore a lei, ma lasciandoli allibiti perché poco avevano a che fare con il “qui e ora” drammatico con il quale sono alle prese ingegneri, architetti, geometri e disegnatori comunali.

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