Meno ore di illuminazione pubblica: risparmio di 45 mila euro per le casse comunali

Ne abbiamo dato conto lo scorso 16 giugno qui: il Comune ha deciso di tagliare 187 ore di illuminazione pubblica. Una scelta - spiega oggi una nota dell'Amministrazione - volta a contenere i costi: la Giunta comunale punta a risparmiare, su base annua, circa 228 mila chilowattora, ossia 45 mila euro, considerando 187 ore di maggior spegnimento per le 12mila fonti luminose presenti sul territorio comunale (5 mila led e 7 mila tradizionali). Tale risultato si otterrà spegnendo i lampioni un po’ prima al mattino, e accendendoli un po’ dopo la sera: precisamente, 40 minuti prima dell’alba e 25 minuti dopo il tramonto quand’è in vigore l’ora legale; 20 minuti prima al mattino e 15 minuti dopo la sera con l’ora solare.

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I tecnici comunali stanno intervenendo sulle centraline che governano la rete dell’illuminazione pubblica comunale, in particolare sugli orologi astronomici o gli interruttori crepuscolari che determinano accensione e spegnimento. Tecnicamente, per citare la delibera, si parla di "modifica dei profili di accensione della pubblica illuminazione" finalizzata "alla riduzione dei consumi e dei costi di approvvigionamento energetico".

I timer fin qui erano programmati per spegnere le luci 10 minuti prima dell'alba e accenderli 10 minuti dopo il tramonto, impostazioni appunto modificabili.

«Il nostro limite – spiega Marco Truzzi, assessore ai Servizi pubblici energetici – è che una direttiva regionale del 2015 prevede l’obbligo di almeno 4 mila ore annue di accensione, quindi al momento possiamo intervenire soltanto sulle ore eccedenti, che abbiamo stimato in circa 190 l'anno, considerato il tempo di funzionamento attuale».