Migor chiede il concordato. Piace l'idea della metropolitana. Metaphor in un vicolo cieco

E' una notizia dalle pagine economiche della Gazzetta a meritare particolare attenzione oggi. Ed è il deposito presso il Tribunale di Modena, da parte della camiceria Migor di Carpi, della istanza per ottenere la concessione del termine di deposito di una proposta di concordato preventivo. La proposta dovrà poi essere corredata, informa il servizio, da un piano per evitare la liquidazione e soddisfare i creditori attraverso la continuità aziendale e la ristrutturazione dei debiti. La ditta dei fratelli Gorgò occupa attualmente 36 dipendenti e fornisce camicie a diversi brand, fra i quali il marchio Navigare della Manifattura Riese che è venuto a mancare con la crisi dell'azienda di Rio Saliceto: e questo, secondo il giornale, potrebbe essere stato un pesante contraccolpo per la Migor. I sindacati confermano di essere stati messi al corrente delle difficoltà prima delle ferie e chiederanno, dopo la cassa Covid, un ammortizzatore straordinario, per proseguire a ottobre con la cassa straordinaria e un contratto di solidarietà

L'entusiasmo riscosso fra i pendolari dalla sottoscrizione dell'accordo tra Unione Terre d'Argine e Agenzia per la Mobilità di Modena per lo studio di fattibilità del progetto di metropolitana di superficie tra Modena e Carpi si prende oggi l'apertura della Gazzetta che ieri aveva dato la notizia. Nonostante il tanto, inutile parlare che se n'è fatto in passato e sforzandosi di vincere diffidenza e disincanto, di questo entusiasmo si fa interprete sul giornale il portavoce del Comitato dei pendolari, Angelo Frascarolo. Che vede nell'idea di trasformare la tratta di ferroviaria tra Modena e Carpi e fino a Novi – com'è nelle indicazioni fornite dalla Giunta dell'Unione ai tecnici incaricati di redigere il Pug intercomunale – in una tratta ad alta frequenza di passaggi la soluzione ideale dei tanti problemi che hanno reso difficile la vita degli utenti del servizio di trasporto. Il portavoce fa presente anche l'opportunità, offerta dalla presenza di ben quattro ospedali (il Ramazzini, il Policlinico, Baggiovara e Sassuolo), di un collegamento anche con l'altra linea, tra Modena e il Distretto ceramico. E dà per scontato che si arrivi al doppio binario, almeno fino a Novi, senza il quale l'idea della metropolitana non è neppure pensabile.

L'apertura della pagina di Carpi del Carlino è dedicata a un'altra crisi aziendale, quella della Metaphor dichiarata fallita il 18 agosto: crisi pesante, per i 40 dipendenti che, dopo il fallimento, non possono entrare in cassa integrazione perché l'azienda non esiste più, e non possono usufruire dell'indennità di disoccupazione, non essendo stati licenziati. E' il “buco nero” senza apparenti vie d'uscita lamentato dai dipendenti che sperano ora solo in una cassa integrazione speciale. Entrambi i quotidiani recano poi la notizia – che non è più una notizia, visto che si ripete regolarmente – del rinvio dell'udienza preliminare del processo a carico dei tre indagati per il delitto Lepore, a Santo Domingo: l'assassino reo confesso e la coppia di italiani sospettati di essere i mandanti dovranno dunque attendere il 27 settembr