Oggi sui giornali. I nomi delle antiche strade. Via Pezzana: sottopasso più basso e segnalato. Incendio in via Lago di Bolsena

Arriva anche la Gazzetta, oggi, in apertura, a occuparsi del ripristino dei nomi delle antiche strade, con targhette apposte accanto alle lapidi attuali, secondo la proposta dei consiglieri Mauro D'Orazi (Pd) e Giulio Bonzanini (Lega). Il servizio glissa sul dibattito che si è acceso sui social, se cioè, per fare un esempio, la targhetta aggiuntiva all'attuale denominazione Via Andrea Costa, debba contenere il toponimo "già contrada San Giovanni” o, come sostengono i due consiglieri, "già via Saan Svàan”, vale a dire la versione dialettale. E se piazzale Re Astolfo, altro esempio, debba chiamarsi "già Giuoco del Pallone” o "già Zòogh dal Balòun”. Perché è questa la vera materia del contendere: non sull'opportunità, giustamente richiamata dai due consiglieri, di recuperare il ricordo della toponomastica storica accanto a quella attuale, bensì se quei nomi debbano essere riproposti nella versione italiana o dialettale. L'argomento, come ricordato, ha prodotto un'ampia discussione tra i fautori dell'una o dell'altra versione, quelli che hanno dimostrato di non aver capito nulla e quelli che sostengono che vi siano ben altre e più rilevanti questioni da affrontare. segue


 

L'apertura del Carlino è dedicata invece a un altro tema assai dibattuto: la segnalazione dell'altezza consentita ai mezzi che imboccano il sottopasso di via Pezzana, abbassata peraltro da 3 a 2,5 metri. Il Comune si è deciso finalmente a evidenziarla con appositi cartelli rilevatori sospesi, esattamente com'era in origine, prima che fossero divelti l'uno dopo l'altro, senza che nessuno abbia mai pensato di sostituirli. Se non ora, appunto: dopo che diversi furgoni si sono incastrati nel sottopasso, fino a fare assurgere la questione a tema di dibattito consiliare, sollevato dal consigliere della Lega, Giulio Bonzanini, che ora accampa il diritto di aver sollevato la questione, per la quale, si ricorderà, lo stesso consigliere aveva proposto dei rilevatori elettronici.

 

In seconda apertura la Gazzetta riferisce dell'incendio sviluppatosi a Pasqua nell'ormai noto condominio di via Bolsena. Le fiamme sono partire da un materasso collocato vicino all'androne di uno degli ingressi, ma i visini avevano già provveduto a spegnere l'incendio con acqua quando sono sopraggiunti i Vigili del Fuoco. Una donna è stato portata al Pronto Soccorso per qualche lieve problema respiratorio prodotto dal fumo inalato. Il resoconto del giornale ricorda un analogo episodio – fiamme partite però da un garage – avvenuto sempre il giorno di Pasqua cinque anni fa. Il Carlino chiude le proprie cronache con il bilancio dello screening condotto su 1.663 bambini fra i 3 e i 5 anni per diagnosticare precocemente l'eventuale presenza della malattia cosiddetta dell'"occhio pigro”. La campagna è stata condotta grazie all'impegno dei tre Lions Club di Carpi – il Leo dei giovani, l'Alberto Pio delle signore e il Carpi Host – che hanno lavorato insieme ai medici volontari e a tre ottici (Goldoni, Lugli e Giorgio Lugli) sulle 35 scuole d'infanzia dell'Unione, diagnosticando il problema a 328 bambini per i quali sono state consigliate analisi approfondite.