Oggi sui giornali. Il commiato di Bellelli dopo vent'anni da pubblico amministratore. Aperta la casa del centro destra

Ampio spazio in apertura riserva la Gazzetta di oggi al discorso di commiato di Alberto Bellelli all'ultimo Consiglio comunale del proprio mandato. Dove ricordi, annotazioni autobiografiche, bilancio politico si sono sovrapposti a congiungere non solo i due quinquenni da Sindaco, ma anche i dieci anni da consigliere comunale e poi da assessore, prima alla Cultura e successivamente ai Servizi sociali. Vent'anni, dunque, ripercorsi rievocando i confronti serrati in Consiglio comunale (in particolare con l'esponente di Rifondazione comunista, Massimo Valentini), ma marcati a fondo anche dalla gestione del terremoto e poi, da Sindaco, della pandemia, con la rassegnata accettazione del ruolo di bersaglio ("Quando qualcosa va bene è merito della comunità, quando qualcosa va male è colpa del Sindaco”) e con il rammarico di non aver potuto essere vicino in ogni momento alla figlia che cresceva, compensato solo dalla fiducia di aver perduto quei momenti per contribuire a costruire anche per lei un futuro migliore. Prima di passare al rievocare i momenti migliori vissuti nel corso di tutti questi anni – l'incontro con papa Bergoglio, un 25 Aprile trascorso con Sergio Mattarella, la visita di Ursula Von der Leyen con David Sassoli – ha ribadito la propria contrarietà ai tre mandati ("Cambiare fa bene”), ha ringraziato tutti, a partire dagli apparati comunali, si è detto certo di lasciare una città sostenibile, che ha trovato con l'Unione e il dialogo con gli altri tre Comuni il proprio posto nel mondo e ha ricordato ai tre candidati sindaci che il mestiere di Primo cittadino comporta anche solitudine e un forte peso di responsabilità, augurando loro, nel contempo, di ritrovarsi con un Covid e una ricostruzione post sisma in meno.  

 

Il Carlino dedica la propria apertura al convegno sulle comunità energetiche rinnovabili tenutosi al Tecnopolo di via Corbolani il 9 aprile scorso, nel corso del quale l'assessore Riccardo Righi ha annunciato l'avvio del percorso per costituire la prima di esse a Carpi e nelle località limitrofe, con la caratteristica, dunque, di una struttura intercomunale. Il primo passo sarà quello di raccogliere le necessarie adesioni – privati cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni –, per arrivare in futuro a creare una sistema di condivisione dell'energia che permetta, oltre a una transizione energetica partecipata e sostenibile, di fruire della produzione energetica da pannelli fotovoltaici anche a chi non ne disponga. Gli altri interventi si sono soffermati sui problemi normativi e gestionali delle comunità energetiche rinnovabili mentre con l'intervento della responsabile dell'area ricerca e sviluppo, Isabella Debbia, ingegnere, Aimag si è detta disponibile a fornire supporto gestionale, tecnico e organizzativo.

 

 

Entrambi i quotidiani riportano poi il resoconto dell'inaugurazione, avvenuta ieri mattina in corso Cabassi, della nuova sede del Comitato elettorale che sostiene la candidatura per il centro destra di Annalisa Arletti. Al taglio del nastro ha partecipato l'onorevole Daniela Dondi, di Fratelli d'Italia, eletta a Modena, mentre l'evento è servito a ribadire l'esigenza di tre grandi parcheggi a ridosso del centro storico, l'esigenza di più agenti di PL nelle strade e meno negli uffici, il calmieramento degli affitti in centro per le attività commerciali, fissando un tetto ai canoni e fornendo degli incentivi a nuovi insediamenti. Snella circostanza si è appreso anche che, oltre alle quattro liste della coalizione, ve ne sarà in campo solo un'altra, quella di Arletti Sindaco, mentre le altre civiche di cui si era parlato nei giorni scorsi confluiranno in Forza Italia.