Per i 70 anni del Villaggio San Marco, anche un annullo speciale di Poste Italiane
Secondo le cronache del tempo, i primi esuli istriani provenienti dalle province orientali cedute al termine della guerra alla Jugoslavia, giunsero a Carpi il 7 giugno del 1954 e vennero collocali in quelle baracche lasciate libere dall'esperienza temporanea di Nomadelfia di don Zeno Saltini, nell'ex campo di concentramento di Fossoli. Quello che fu ribattezzato Villaggio San Marco giunse ad ospitare - fino al 7 marzo del 1970, sedici anni dopo - fino a 250 famiglie di esuli, 1.500 persone in tutto. L'anniversario settantennale sarà ricordato a Carpi con un convegno previsto per il prossimo 5 ottobre nella sala conferenze realizzata presso il campo di Fossoli e, in previsione dell'evento, Poste Italiane ha già reso noto il bozzetto di uno speciale annullo che sarà utilizzato per l'occasione nella sede dell'incontro.
Richiesto dalla dinamica Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, comitato provinciale di Modena e sezine di Carpi, il bollo postale concesso da Poste Italiane e pubblicato oggi sul bollettino ufficiale delle Poste, raffigura al suo interno - dietro il simbolo araldico di Trieste - la chiesetta che gli esuli costruirono nel recinto dell'ex campo di concentramento di Fossoli, Da anni l'associazione chiede - sin qui inutilmente - che questa piccola chiesa venga restaurata. Venne eretta in Parrocchia della Diocesi di Carpi, intitolata a San Marco Evanelista, il 23 novembre del 1956 con curato don Placido Norbedo alla presenza di monsignor Artemio Prati, vescovo di Carpi e visitata da monsignor Antonio Santin, vescovo di Trieste.
(Nella foto: l'annullo speciale di Poste Italiane)