Plesso scolastico di Cibeno Est sotto osservazione per il contagio. All'asta due capannoni storici delle macchine per legno

Due pagine della provincia sul Carlino con titolo principale della prima del fascicolo modenese; una pagina sulla Gazzetta: gli approfondimenti sul focolaio alla primaria Don Milani con il dottor Giovanni Casaletti, del Dipartimento Igiene pubblica dell'Ausl, intervistato da entrambi i quotidiani, fanno ritornare ai ricordi infausti della primavera 2020, quando Carpi pareva l'epicentro della pandemia, seconda solo a Modena e qualche volta prima per numero di contagi. Ma le cose, questa volta, parrebbero più circoscritte ed è in atto una campagna di screening e tracciamenti, come rilevano oggi i giornali locali, diretta a isolare il fenomeno con un massiccio ricorso ai tamponi che ha prodotto ieri una lunga fila di auto, con genitori di bambini della scuola in attesa sulla via dell'Agricoltura. I fatti, rilevabili dalla lettura dei quotidiani di oggi, sono intanto questi: 29 casi (un insegnate e 28 alunni sparsi in quattro classi) alla Don Milani; solo per tre casi si erano manifestati sintomi; la scuola è chiusa, in attesa di completare un programma straordinario di tamponi su personale e alunni per il quale sarà utilizzato questa mattina anche il cortile della scuola, mentre ieri le famiglie dei bambini di una delle tre classi sono state indirizzate al drive through di via dell'Agricoltura; c'è preoccupazione e sono state intensificate le misure prudenziali sulla media Hack, della quale tre sezioni risultano in quarantena e legata alla Don Milani, visto che molti suoi alunni provengono da famiglie della zona che hanno bambini iscritti alla primaria; alla Don Milani è in corso una sanificazione straordinaria, in vista di un'auspicata riapertura già da lunedì. Intanto, il citato responsabile dell'Igiene pubblica dell'Ausl, nel sottolineare che la chiusura del plesso è soprattutto una misura prudenziale e che all'inizio dell'anno scolastico alla Don Milani non risultava alcun caso di contagio, esprime il dubbio che la diffusione del virus non si sia sviluppata in ambito scolastico, ma piuttosto dalla cerchia allargata delle relazioni famigliari, in un momento in cui la vita sociale è ripresa.


 

La media Hack ritorna nelle cronache della Gazzetta anche per un altro fatto di natura completamente diversa sul quale hanno attirato l'attenzione un'interpellanza della consigliera di Fratelli d'Italia Annalisa Arletti e le dichiarazioni del responsabile provinciale di Gioventù nazionale che fa capo sempre al partito di Giorgia Meloni, mentre la Lega sta per presentare a propria volta una interpellanza in Consiglio. Si tratta delle denuncia da parte di un gruppo di genitori della diffusione davanti alla scuola di volantini pubblicitari per l'uso della cannabis light. Le due forze politiche della destra si schierano contro ogni tentazione liberalizzatrice del consumo di sostanze stupefacenti, sia per eliminare ogni distinguo tra droghe leggere e pesanti che per sfatare l'idea che la liberalizzazione possa servire a battere la criminalità organizzata.

 

La seconda apertura su Carpi della Gazzetta è dedicata invece alla messa all'asta dei capannoni che ospitavano due storiche aziende del settore delle macchine per la lavorazione del legno: la SM Legno, messa all'asta giovedì scorso, fallita nel 2013 dopo aver ereditato una storia aziendale che risale al 1935 nel nome della famiglia Sueri e poi dell'insegna Sac; e la Omga, risalente ai primi anni Sessanta, diventata poi Omgatech, fallita nel 2017, che andrà invece all'incanto il 4 novembre. Il Tribunale ha indicato rispettivamente in 1,8 milioni e in 935 mila euro le basi d'asta e il servizio ricorda che per la SM Legno si tratta del secondo esperimento di vendita. Intervistato dal giornale, il coordinatore della Cgil constata come il comparto delle macchine per la lavorazione del legno concentrato a Limidi di fatto ormai non esista più: resistono solo Steton, Centauro e Artiglio.

In concomitanza con l'avvio della prima parte della stagione teatrale 2021/2022 che vedrà questa sera sul palcoscenico del Comunale l'attore Ivano Marescotti impegnato in una lettura di Dante, il Carlino apre la pagina locale con un'intervista al direttore, Carlo Guaitoli. Si dice particolarmente soddisfatto del ritorno all'apertura al 100 per cento, anche se arrivata troppo tardi per rivedere il piano abbonamenti impostato sulla metà dei posti, e dei risultati della vendita di biglietti che ha prodotto lunghe file davanti alla biglietteria allestita alla Torre dell'Uccelliera.