Porta aperta sul Parco Santacroce. Fondazione: la lista del compromesso. Addio al dottor Zelocchi

Si parla molto di Fondazione, oggi, sulle pagine di Carpi di Carlino e Gazzetta. Sulla Gazzetta, il rilascio alla stessa Fondazione da parte della Conferenza provinciale dei servizi del territorio della variante urbanistica che trasforma il Parco Santacroce da area agricola in zona per attrezzature collettive, diventa la seconda apertura del giornale. L'atto permette infatti di dare seguito a tutte le opere previste per rendere il Parco vivibile e frequentabile in sicurezza, inclusa la scelta del parcheggio alberato sulla Traversa san Giorgio (nell'immagine virtuale) e dell'accesso ciclopedonale che avverrà da via Bollitora, tramite l'impianto semaforico a chiamata esistente, per poi utilizzare la via Meloni che perimetra la Villa Benassi.


 

Il Carlino si dedica invece alle nomine del prossimo Presidente e del futuro CdA della Fondazione, visto che ieri è scaduto il termine per presentare le liste. Le due che a maggio si classificarono prima e seconda, pur non avendo raggiunto la maggioranza, dopo un intenso lavorìo diplomatico sono confluite in una sola, aperta dal candidato presidente Mario Arturo Ascari, mentre spetterà poi al nuovo Consiglio eleggere il vice presidente che dovrebbe essere Enrico Campedelli. Non rinuncerà alla propria lista, in ogni caso, l'imprenditore Giovanni Arletti e il 2 settembre sarà dunque una gara a due.

 

In prima apertura la Gazzetta dà notizia di un incidente sul lavoro occorso a un 51 enne operaio della Opas di Migliarina, caduto mentre lavorava a un transpallet elettrico a cinque metri di altezza. L'uomo è stato trasportato a Baggiovara in condizioni media gravità. Non è ancora chiaro il motivo della caduta, se sia cioè da attribuire a un malore, come si è creduto in un primo tempo, o a una perdita di controllo del mezzo. Sempre sulla Gazzetta c'è da registrare la replica del comitato dei residenti di piazza Garibaldi alla protesta del gestore di uno dei locali, costretto dalla Polizia Locale a sgomberare il proprio déhors – peraltro già abbandonato dai clienti essendo scaduto l'orario – dove si era soffermato con i dipendenti a "prendere una boccata d'aria”. L'episodio lo aveva convinto che è sempre più difficile gestire un'attività nella piazzetta. L'ordinanza del Sindaco parla chiaro, sostengono invece i residenti che si dicono stupiti della reazione stizzita del titolare, “forse troppo abituato – sostengono – come del resto i suoi colleghi a ignorare leggi e regolamenti, ma anche le regole basilari di buon vicinato”.