Simone Morelli assolto: il fatto non costituisce reato
Si è concluso questa mattina con la prevedibile sentenza assolutoria perché “il fatto non costituisce reato” il procedimento a carico dell'ex Vicesindaco, Simone Morelli, e dell’ex attivista della Lega, Stefano Soranna, imputati del reato di diffamazione secondo la denuncia presentata dal sindaco Alberto Bellelli contro ignoti. Sentenza prevedibile, si diceva: perché già nella precedente udienza del 19 giugno scorso il Pubblico Ministero aveva considerato insussistenti le motivazioni della denuncia, ritenendola frutto di un gioco delle parti svoltosi tutto in ambito strettamente politico e senza ricadute su false documentazioni prodotte. Al che il legale del Sindaco, Nicola Termanini, aveva obiettato che pesanti insinuazioni erano invece state fatte circolare a proposito dell’acquisto di un appartamento da parte della famiglia di Alberto Bellelli: operazione che, se fosse stata fondata, avrebbe dovuto indurre lo stesso Morelli a presentare denuncia ai Carabinieri, mentre lui aveva puntato soprattutto a screditare il Sindaco in vista della candidatura alle Comunali del 2019. (segue)
Dal canto suo, la difesa dell’ex Vicesindaco aveva sottolineato come nessun documento fosse stato alterato per farlo pervenire alla stampa, richiamando altresì l’inopportunità dell’acquisto dell’appartamento, a ridosso della concessione di una proroga, per la realizzazione di un piano particolareggiato su altra parte della città, allo stesso costruttore che glielo aveva venduto. Anche la difesa di Soranna aveva puntato all’inesistenza di falsi documenti fatti pervenire ai giornalisti. Alla fine il giudice ha deciso di accogliere le motivazioni del PM mandando tutti assolti. E ora tutti si chiedono se la sentenza di Modena potrà tornare a dischiudere le porte della carriera politica a Morelli, prevedibilmente in forte contrapposizione a Bellelli.