Tocca al Comune cancellare i graffiti? A Bologna si discute, a Carpi silenzio

Se ne sta discutendo molto a Bologna, ma prima o poi la questione potrebbe approdare anche a Carpi, perché riguarda un po' tutte le città italiane: a chi tocca pulire i muri imbrattati dai graffiti? Lasciati velocemente nottetempo con bombolette spray su edifici pubblici o privati, i graffiti forniscono un contributo non trascurabile all'immagine e alla sensazione del degrado e dell'abbandono. E si contano sulle dita di una mano, a Carpi, i casi in cui qualcuno sia stato colto in flagrante e sottoposto a sanzione, oltre che a ripristinare la situazione preesistente. A Bologna si era diffusa la voce che il Comune intendesse obbligare i privati proprietari a intervenire sulle case e i condomini imbrattati, ovviamente a loro carico. E si è subito alzata fortissima la protesta delle associazioni dei proprietari, spiazzati dalla presunta volontà dell'Amministrazione comunale di procedere, magari attuando l'intervento, per poi scaricarne i costi sulle proprietà, ma senza essersi mai consultata con gli interessati e chi li rappresenta. Pareri contrari sono stati espressi anche dai portavoce di alcuni dei comitati di volontari che, attingendo a un fondo di 500 mila euro messo a disposizione dal Comune, si occupano di ripulire i muri imbrattati. Chiamato in ballo, il Prefetto di Bologna si è dichiarato non competente, spiegando che tutta la materia riguarda esclusivamente l'Amministrazione comunale.

Mentre palazzo D'Accursio, sede del Comune, ha mantenuto finora il più assoluto riserbo, è stata la Soprintendente alle belle Arti e al Paesaggio, Alessandra Quarto, a chiarire che no, la pulizia tocca esclusivamente all'Amministrazione. Con la quale è in corso un confronto sulle modalità, perché c'è anche il problema di come l'ente pubblico possa intervenire sulle proprietà private e su quale tipo di autorizzazione serva, perché qualcuno, paradossalmente, potrebbe anche opporsi. Starà al Comune approfondire le questioni giuridiche, mentre la Soprintendenza si preoccuperà soprattutto di prescrivere, sia negli interventi di ripristino che nelle ritinteggiature delle facciate agevolate dal bonus, l'applicazione sulle facciate ripulite di un film protettivo dal quale eventuali, ulteriori graffiti possano essere cancellati con un semplice solvente, senza dover intervenire su intonaci e tinteggiatura. Che ne pensano ai piani alti dell'Amministrazione comunale di Carpi, che ora stentano a ripulire anche solo gli arredi e gli spazi pubblici imbrattati, se si imponesse la prassi di interventi a carico del Comune anche per i muri privati?  (nella foto, il graffito intitolabile "La vergogna del Vallauri”, firmato e risalente al 2011, in bella mostra sul passaggio pubblico dietro l'abside di San Nicolò che vede transitare ogni giorno centinaia di persone dirette in centro dai parcheggi di via Peruzzi e via Catellani)