Aimag si proietta nel futuro
Il “Piano” è ambizioso, non c’è che dire: 230 milioni di euro di investimenti da qui al 2022, un budget di giro d’affari in aumento, un utile previsto che dovrebbe passare dai 13,8 milioni di euro (quello che probabilmente sarà conseguito quest’anno) ai 16,4 milioni fra quattro anni, una attesa espansione del numero dei potenziali clienti (anche fuori dell’attuale area coperta dall’azienda), e possibili acquisizioni di aziende operanti nel settore delle multiutility di dimensione piccola e media.
Dopo le ambasce dello scorso quadriennio, segnate dall’aspro dibattito Hera-non Hera, fusione o espansione, l’Aimag, l’azienda di servizi in mano ai 21 Comuni soci (Carpi ha la maggioranza, in questa maggioranza pubblica) ha messo sul tavolo un piano che non è solo “Piano industriale”, come i precedenti, ma “Piano per lo sviluppo del territorio”, marcando una discontinuità non solo lessicale rispetto al pregresso.