Cercasi accordo per la Corneliani
Dopo lunghe trattative, Corneliani e i sindacati hanno sottoscritto un pre-accordo in otto punti per il rilancio dell’azienda. Il marchio di abbigliamento maschile di alta gamma, controllato dalla famiglia Corneliani e dal 2016 dal fondo arabo Investcorp (per il 51 per cento) aveva prospettato, nel 2020, 130 esuberi dei 454 dipendenti mantovani. In seguito alla discussione con i sindacati, riporta La Voce di Mantova, la soluzione potrebbe consistere in esodi incentivati anziché licenziamenti. In ogni caso vi è l’intenzione di trovare un accordo il più possibile adeguato per i dipendenti. In una mail ai sindacati firmata da Maurizio Arsti, direttore delle Risorse Umane, la società si era detta disponibile a “concordare insieme un percorso condiviso tra le parti, calendarizzare un prossimo incontro con la proprietà, programmare incontri con le parti sociali per approfondimenti di merito sul piano industriale e sulla sospensione temporanea di tutte le iniziative unilaterali”. Di rilievo, nel verbale sottoscritto, anche il punto che fa riferimento alla centralità del sito produttivo di Mantova con la conferma da parte dell’azienda che una parte della produzione mandata all’estero rientrerà nello stabilimento lombardo. In un passaggio dell’accordo si parla anche dell’individuazione condivisa nella scelta degli ammortizzatori sociali più opportuni per gestire eventuali cali di produzione o per problematiche di mercato in tutta la durata di applicazione del piano industriale. Corneliani ha chiuso il 2018 con una perdita di 12 milioni di euro, a fronte di ricavi di quasi 108 milioni, in calo del 2,7 per cento rispetto al 2017.