La premiazione delle tre vincitrici che hanno realizzato le loro opere nello stabilimento di Soliera è prevista entro l'autunno

Concorso Duna Corradini e Accademia di Brera: pronti il catalogo e il video

Si svolgerà tra qualche settimana la premiazione ufficiale delle vincitrici del concorso di scultura Silla Corradini. Sono invece già pronti il catalogo “Corpi leggeri” che raccoglie i progetti presentati e il video che descrive l’inedito incontro tra industria e arte, ripercorrendo il lavoro delle studentesse vincintrici che sono state tre giorni a Soliera per realizzare le loro opere.

Lo ha comunicato Duna Corradini, azienda solierese che qualche anno fa ha lanciato questo progetto in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano in memoria di Silla Corradini, socio fondatore di Duna scomparso nel 2014. Si tratta di un concorso per la realizzazione di opere artistiche con i materiali normalmente prodotti ed elaborati dalle macchine dello stabilimento di Soliera, dal quale escono poliuretani, resine epossidiche e le relative linee di produzione progettate all'interno dell'azienda.
 

Questa seconda edizione del concorso (iniziata a fine 2019) è stata particolarmente difficoltosa perché l’emergenza pandemica ha più volte obbligato a posticipare o rallentare i lavori in corso. Nell’estate del 2020, tra 28 progetti presentati, ne sono stati selezionati tre dalla giuria, composta da docenti della facoltà di Scultura dell’Accademia di Brera e da tecnici e dirigenti di Duna Corradini.

Al terzo posto si è classificata Yasmine Chiboub con il progetto “Nonluogo”, ovvero una conciliazione di opposti che trova nella porta un confine fisico ma al contempo un punto di collegamento tra due luoghi; un corto circuito immaginativo rappresentato dallo spazio ambiguo e sospeso tra due porte chiuse, una presenza artificiale di uno spazio assente, un “non-luogo” che può prendere forma in modo diverso e libero dentro ognuno di noi.
La giuria ha poi assegnato il secondo posto al progetto “Il viaggio divide le bocche” di Francesca Frigerio che sfida il materiale in un inconsueto utilizzo ispirato dalla resistenza e durevolezza tipiche del CORAFOAM® MD80, come fosse un pannello in pietra sul quale “scolpire” pittogrammi che raccontino un immaginario viaggio verso la luna che diventa barriera tra due bocche che cercano di comunicare.
 

Al primo posto si classifica Lucia Amitrani col suo progetto intitolato “Incontro” dove in una stele di CORAFOAM® due persone si incontrano in uno spazio indefinito. L’ispirazione nasce dalle proprietà isolanti e protettive del CORAFOAM® che sollecitano l’immaginario dell’artista che vede il materiale tutelare la preziosa diversità di ogni individuo pur nell'incontro col “diverso, l’altro da noi” in una armoniosa ed imprescindibile danza tra sé stessi e il diverso.