Edilizia - Le imprese possono rinviare la fine dei lavori fino a che conviene loro

Di proroga in proroga cantieri infiniti in centro

CARPI - Fine lavori: mai. Cantieri infiniti in centro storico a Carpi e non solo quelli pubblici, sovente oggetto delle cronache, ma anche quelli dell'edilizia cosiddetta "civile", quella che interessa le dimore dei privati cittadini. Lo dimostra la pletora di cantieri che risultano aperti nelle principali vie del centro cittadino e che costringono pedoni ed automobilisti a tortuosi percorsi e mortificano l'immagine del cuore di Carpi. Basta percorrere corso Fanti: quattro cantieri, uno dei quali quasi storico quanto il palazzo che forma oggetto dei lavori ed uno appena aperto proprio a ridosso del primo. In corso Cabassi i cantieri sono su entrambi i lati della strada e hanno costretto a restringere la carreggiata e a regolamentare il transito dei pedoni. In piazza Martiri il cantiere investe gli edifici prospicienti il lato nord del castello e forse sono gli unici edifici in ristrutturazione a non dar fastidio al traffico, visto che si trovano in piena zona pedonale. Diverso il discorso per i lavori nel tratto sud di via Ciro Menotti: la collocazione in mezzo alla strada della gru che serve il cantiere ha costretto a rivedere l'intera circolazione veicolare nelle strade che sono attraversate da via Paolo Guaitoli. In tutti questi cantieri la data di apertura dei lavori viene segnalata sul cartello dei lavori mentre non viene indicata la data presunta di fine lavori, come invece compare sui cartelli di cantiere delle opere pubbliche (anche se poi, in queste ultime, questa data limite viene sovente superata). In effetti per i lavori edilizi privati le norme di legge appaiono abbastanza "elastiche": per le nuove costruzioni e per gli ampliamenti di quelli già realizzate è previsto il rilascio, da parte dei competenti uffici del Comune, del "Permesso di costruire"; per le ristrutturazioni, le manutenzioni straordinarie e i restauri conservativi, i proprietari degli immobili possono invece ricorre alla cosiddetta "Scia", acronimo che sta per “Segnalazione certificata di inizio attività". Per ottenere il Permesso di costruire o per inviare la Scia al Comune occorre in realtà aver già ottenuto tutta una serie di permessi ed autorizzazioni (dalla Soprintendenza ai beni artistici e culturali, per esempio, in caso di edifici con valenza storica) ma poi si può "cantierizzare" e iniziare i lavori. Un anno di tempo, dal perfezionamento della pratica, per avviare i lavori veri e propri, tre anni per concluderli, partendo dal giorno di avvio dell'opera.

 

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