AZIENDE - È l’ex Direttore generale della multiutility

Dondi da Aimag a Hera Intanto i sindaci dicono no all’ingresso in Borsa

Direttore di Aimag, Antonio Dondi (nella foto), dopo essersi dimesso dall’ufficio legale dove era stato ricollocato dall’azienda, si appresterebbe dunque a ottenere un nuovo incarico presso altra multiutility, precisamente in Hera.

A termini contrattuali, però, stante il preavviso di quattro mesi, Dondi avrebbe la possibilità di restare in Aimag fino a tutto aprile, ma sarebbero in corso trattative per un accordo diretto ad anticipare la fuoruscita.

Non è solo opportuno, ma necessario: dato lo scenario delicato che si profila con la prossima gara per la concessione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, mantenere al proprio interno un dirigente che sta per approdare alla concorrenza, al di là della correttezza del manager che nessuno mette in discussione, rappresenterebbe un fattore di notevole imbarazzo.

Non si sono registrate prese di posizione sull’argomento, se non da parte dell’esponente di Forza Italia, Roberto Benatti: che, nel dirsi sicuro che Hera finirà per acquisire Aimag, prevede un ritorno di Dondi ai vertici della multiutility per guidare l’incorporazione. E critica la dirigenza politica della stessa Aimag per non aver fatto il possibile per trattenere un manager in possesso di informazioni vitali.

E proprio per questo l’esponente politico si augura che il contratto contenga precise clausole cautelative circa l’uso delle informazioni. In realtà, le possibilità di trattenere Dondi si erano ridotte notevolmente.

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