I Sindaci soci di Aimag si stanno preparando a sostituire il CdA guidato da Mirco Arletti

I bilanci aspettando la svolta

Attesi risultati migliori del 2014, ma tutto dipenderà dai consumi di gas e acqua

Carpi – Si avvicina l’ora X per l’attuale vertice direttivo di Aimag, l’ora delle scelte epocali per un gruppo industriale che è alla ricerca di un suo futuro. «Entro la fine del mese di giugno – assicura l’attuale presidente della multiutility della bassa, Mirco Arletti – il consiglio di amministrazione del gruppo Aimag approverà la bozza di bilancio da presentare, sempre entro il 30 giugno prossimo, all’assemblea dei soci. In quella medesima sede rassegneremo le dimissioni e verrà indicato un nuovo consiglio di amministrazione che assumerà le redini di Aimag per i mesi a venire». 

Mirco Arletti lo ha ripetuto più volte, confermando in diverse occasioni che non sarà successore di se stesso alla guida della multiutility di casa nostra. Dal canto suo, il patto di sindacato dei Comuni soci (di cui Carpi è ancora capofila, avendo la maggioranza delle quote appartenenti alla parte pubblica dell’azionariato) ha stabilito che sarà un consiglio di amministrazione formato da “tecnici” a pilotare Aimag nel momento in cui dovranno essere concretizzate le proposte di ingresso dei nuovi soci e delineato il futuro industriale del gruppo. Delle proposte di partenariato avanzate nella fase di sondaggio del mercato (sette in tutto) due sole, alla fin fine, risulterebbero in pole position: quella avanzata da Hera, il colosso regionale del settore, che ha già un piede in Aimag da tempo con il suo 25 per cento di azioni, e quella avanzata dalla mantovana Tea che potrebbe raccogliere l’ulteriore appoggio quali partner finanziari delle due Fondazioni Cassa di Risparmio, quelle di Carpi e di Mirandola, anch’esse già interessate nel capitale sociale di Aimag. 

La prima proposta ha come conclusione naturale la fusione per incorporazione di Aimag in Hera, la seconda punta su una collaborazione industriale tra due realtà di dimensioni e di aspirazioni simili. A Bologna non hanno mai fatto mistero dell’intenzione di “mangiarsi” Aimag in un sol boccone; il Pd, nonostante ripetute smentite, ha da sempre appoggiato questo tipo di operazione che va nell’ottica di ottenere una sola multiutility a livello regionale. 

Ci si è dovuti tuttavia temporaneamente arrendere alle resistenze opposte a livello locale (anche nello stesso Pd), visto che Hera, laddove opera, non sempre ha riscosso il livello di gradimento che invece Aimag è stata in grado di sbandierare assieme ai brillanti successi ottenuti su vari fronti, non ultimo quello della raccolta differenziata dei rifiuti. Il bilancio consolidato Aimag del 2015 non è ancora stato reso noto; sicuramente toccherà al nuovo consiglio di amministrazione presentarlo alla stampa. 

Di fatto i risultati 2015 non dovrebbero scostarsi di molto, se non in meglio, rispetto a quelli del 2014 che consentirono la distribuzione di un dividendo ai soci e di accantonare somme ragguardevoli per i futuri impegni aziendali, anche se i volumi delle vendite (gas ed acqua, soprattutto) potrebbero essere ulteriormente in calo sia in ragione dell’andamento stagionale che a causa del perdurare della contrazione dei consumi. 

Nel 2015 dovrebbe essere giunta tuttavia a regime la precedente fusione per incorporazione in Sinergas di Sorgea, la multiutility acquisita lo scorso anno, con un consolidamento di nuova clientela. E’ migliorata la situazione delle bollette arretrate non pagate, strascico del sovrapporsi della crisi economica e del post-terremoto, ma d’altro canto non si è fatto sentire l’effetto positivo del risparmio energetico previsto con l’entrata in funzione del digestore anaerobico di Fossoli che in realtà non ha funzionato per tutto l’anno contrariamente alle previsioni, e si è registrato un minor flusso di rifiuti conferiti a seguito dell’attivazione del porta a porta su quasi tutto il bacino Aimag. 

Più o meno tutto come previsto, anche se per Aimag la strada appare ancora parecchio in salita: rimangono sul tappeto importanti investimenti da realizzare (uno per tutti il rifacimento delle condotte idriche per Carpi) e, infine, sulle gare del gas, vero busillis per le multiutility di taglia medio-piccola, da Modena sono arrivati segnali che hanno posto ipoteche pesanti sul futuro. 

Nella foto, il presidente e il gruppo dirigente di Aimag

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