Carpi, i marchi che puntano sulla moda circolare
Anche in Italia si stanno sperimentano nuove formule di consumo della moda: riciclo, usato e noleggio sono sempre più diffusi. Complice la pandemia, lo shopping compulsivo sta lasciando spazio a pochi acquisti mirati e di qualità: comprare meno e comprare meglio.
Alla base di questo principio c’è la circolarità della moda. Esiste una miriade di modelli e soluzioni che riguardano questo concetto e la maggior parte riguarda tre aree della catena produttiva: i materiali, il design del prodotto e la distribuzione o rete di vendita.
La moda circolare è sempre più diffusa, anche in Italia, dove si sono moltiplicati i negozi online (e offline) che propongono non l’acquisto, ma il noleggio di abiti o l’usato di lusso, con strategie di consumo innovative e coinvolgenti.
Sta emergendo una nuova sensibilità green da parte dei consumatori, soprattutto delle giovani generazioni. Forse per la prima volta ci si inizia a interrogare sul “poi”, su cosa accadrà agli abiti che non si indossano più, sul cosiddetto post-consumo. Lo sanno bene i brand e le aziende di abbigliamento che, sempre più spesso, affinano strategie innovative e sviluppano progetti sostenibili per rispondere alle esigenze dei consumatori.