Illegittimo il polo di via Industria? Parrebbe di no

È illegittimo il piano particolareggiato per il comparto F3, quello che allinea diversi store su via dell’Industria? Lo lascerebbe intendere una interrogazione a risposta scritta presentata dalla Lega: cinque pagine fitte di rinvii a normative, atti e documenti per sostenere – fra diversi altri rilievi di natura ambientale – che quel piano, essendosi appropriato quasi della metà dei 13 mila metri quadrati di superficie per centri commerciali di cui disporrebbe complessivamente il polo funzionale tra la stessa via dell’Industria, la Nuova Ponente e la Losi, secondo la Provincia avrebbe finito per lasciare a tutti gli altri comparti solo le briciole. Tant’è che il piano particolareggiato è stato cambiato, senza però metterne a conoscenza l’Amministrazione provinciale e senza stipulare con i comuni vicini l’accordo di programma richiesto dall’insediamento di grandi superfici di vendita. Il piano particolareggiato che prevedeva in origine due grandi strutture di vendita (sopra i 5 mila metri) risulterebbe però essere trasformato in quattro medie superfici inferiori ciascuna a 2 mila 500 metri. Il che, non costituendo variante e rientrando nei limiti dimensionali del Prg vigente, non richiederebbe il parere della Provincia, così come esenta dall’accordo di programma per l’insediamento di centri commerciali. In sostanza, i 13 mila metri quadrati per una grande superficie di vendita superiore ai 5 mila metri dovrebbero essere ancora tutti a disposizione e nessun diritto dei proprietari degli altri comparti risulterebbe leso.

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