Percorso avviato: il nuovo Ramazzini si fa
Al netto delle espressioni di soddisfazione, dei complimenti reciproci e del compiacimento, assolutamente comprensibili data l’eccezionalità dell’annuncio, il protocollo d’intesa firmato da Comune e Azienda sanitaria di Modena per arrivare alla costruzione del nuovo Ramazzini si basa su una serie di fatti concreti. Il primo e il più importante è che l’ospedale nuovo di Carpi si farà. Si potranno avanzare riserve e perplessità sul rispetto dei tempi, sui costi reali che andranno a delinearsi: ma il percorso, da martedì 1 dicembre, è stato avviato e sarà irreversibile. Secondo: visto che le intese si firmano proprio per questo, è stato fissato il traguardo della fine 2021 per la presentazione del progetto definitivo dell’opera. Andando a ritroso, entro marzo, sempre dell’anno prossimo, è stato stabilito il termine per la messa a punto del piano di fattibilità tecnico economica che, indicando con precisione l’area prescelta dall’Ausl all’interno del quadrante di nord ovest verso Fossoli, farà scattare i tre mesi entro i quali l’Amministrazione comunale dovrà provvedere alla variante urbanistica che cambierà l’uso dei terreni, permettendo così all’Azienda sanitaria di avviare le pratiche di esproprio. Con il progetto esecutivo pronto, si stima in cinque anni (“O forse oltre”, ha detto il Sindaco) il tempo necessario alla realizzazione che sarà anche quello in cui il Ramazzini attuale dovrà continuare a essere nel pieno delle proprie funzioni. Su queste tappe, come hanno precisato il Direttore generale dell’Ausl, Antonio Brambilla, e Alberto Bellelli, sta già lavorando un gruppo misto composto da tecnici dell’Ausl e del Comune di Carpi (rappresentato da Antonio Morini, Alberto Bracali, Attilio Palladino e Norberto Carboni).