Venti scheletri nell'armadio - 2

Riprendiamo, partendo dl numero 11, la pubblicazione degli scheletri nell'armadio dell'Amministrazione: ereditati dal passato più o meno remoto o completamente attribuibili a questi ultimi anni. Nel frattempo, se ne sono aggiunti altri che portano l'elenco complessivo a 22 episodi.

11 - Ex Filiale Unicredit. L'Istituto ha comunicato fin dall'agosto 2018 la propria disdetta anticipata della concessione quarantennale che sarebbe scaduta nel 2027. Da allora, sull'immobile passato al Comune, svuotato e in via di degrado, non è stato eseguito alcun lavoro. Se ne parla come futura sede di Anagrafe e Stato civile.

12 - Nuova sede del Comune. Il progetto da 6 milioni approvato nel luglio 2017 si è tradotto per ora solo negli incarichi professionali a Enrico Contini architetto, e Corrado Faglioni, ingegnere, dell'importo lordo di 50 mila euro cadauno, rispettivamente per il coordinamento del progetto e per la progettazione degli impianti. Progetto sfumato?

13 - Mercato coperto. Sfrattato nel giugno 2017 il Consorzio per inadempienza nel versamento di 13 mila euro di canone arretrato, dopo aver respinto la proposta di ristrutturazione avanzata da una società vicina alla Cna, l'immobile è stato inserito nel piano delle alienazioni al prezzo di 1,3 milioni di euro. Ci sarebbero diverse candidature, ma al momento è tutto fermo.

14 - Buca con vista mura. Dopo diverse oscillazioni di prezzo, nell'ottobre 2018 il Consiglio ha deliberato l'acquisto dall'Immobiliare Canaletto per la cifra lorda di 267 mila euro. La recinzione privata è tuttora al proprio posto.

15 - Zona 30 tra via Colombo e via Bollitora: istituita nell'autunno 2018 con le misure di segnaletica orizzontale con mini rotatorie disegnate, incoerenti con le grafiche del Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) e i nuovi sensi unici (fase 0). Inattuate le altre misure previste dal Piano: anelli di pavimentazione differenziata e calotte sopraelevate per le mini rotatorie; rialzo incroci; isole di protezione degli attraversamenti pedonali; restringimenti di carreggiata; punti di sosta e isole sociali; ottimizzazione della sosta (fasi 1 e 2).

16 - Caffè del Teatro. Il 28 dicembre 2018 il vincitore della concessione vi ha rinunciato – dato l'eccessivo protrarsi dei lavori –, nonostante dal mese di maggio il Comune avesse annunciato che il locale era pronto. Gli uffici comunali hanno atteso il marzo di quest'anno per dichiarare decaduta la concessione, condizione necessaria per apprestare un nuovo bando del quale non c'è tuttora traccia.