Compie sessant’anni la bambola compagna di giochi di generazioni di bambine

Barbie: convivere con l'eternità

Inventata da Ruth Handler, è stata riprodotta dalla Mattel che ogni anno ne vende milioni di esemplari. Un caso di longevità simbolica al centro di mostre e pubblicazioni. Ha indossato miliardi di vestiti per tutte le situazioni.

Sessant’anni e non sentirli. E neppure dimostrarli. Questo mese (il 9 marzo) Barbie ha spento ben 60 candeline: ha debuttato al New York International Toy Fair il 9 marzo 1959 e da allora è diventata un’icona, una compagna di gioco irrinunciabile per le bambine di ieri e di oggi, oltre che un successo per la Mattel che ogni anno ne vende circa 58 milioni di modelli. All’anagrafe Barbara Millicent Roberts, per tutti Barbie, la bambola bionda in questi anni ha intrapreso tantissime professioni (infermiera, cantante, hostess), è andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato miliardi di abiti. Ma soprattutto si è evoluta nel tempo, si è adeguata alle mode e si è trasformata per essere sempre al passo con i tempi. Per questo è diventata una vera e propria icona alla quale sono state dedicate, di recente, diverse mostre allestite in prestigiosi Musei internazionali: il Louvre di Parigi, il Vittoriano di Roma, il Mudec di Milano, Palazzo Albergati di Bologna.

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