Carpi sui giornali. L'Opas in cordata per salvare la Ferrarini e la riapertura dell'Oasi La Francesa

La pagina carpigina de Il Resto del Carlino apre oggi la sua cronaca con la notizia che Opas, l'azienda di macellazione che ha il suo stabilimento a Carpi lungo via Guastalla (nella foto), prenderà parte alla cordata, finanziata da Banca Intesa Sanpaolo, per il salvataggio del gruppo industriale Ferrarini di Reggio Emilia, famoso per la produzione dei suoi prosciutti cotti. Una notizia di rilevante carattere economico che la Gazzetta di Modena illustra più ampiamente in una intera pagina della sua cronaca dedicata all'Economia. Sarà infatti il Gruppo Bonterre, un miliardo annuo di fatturato, presieduto dal carpigiano Milo Pacchioni, a guidare la cordata industriale dell'agroalimentare di casa nostra che si propone il rilancio del marchio Ferrarini assieme ad Opas e ad altri operatori della filiera.

Nella sua pagina carpigiana, la Gazzetta rende noto l'intendimento del Wwf Panda Carpi di riaprire appena possibile l'Oasi La Francesa di Fossoli. Negli anni "normali", dicono all'Oasi, sono stati oltre seimila i visitatori dell'area protetta. Ci si sta attrezzando per poter ospitare di nuovo le scolareshe che da sempre formano il nucleo principale dei visitatori.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati