Una petizione con oltre cento firme ma il Comune di Carpi dice: tutto regolare

Nuovo ripetitore a Quartirolo: inascoltata la protesta dei residenti

La nuova stazione radio base nell'area verde di via Moncenisio a fianco delle giostrine dei bimbi

Sono stati oltre cento i residenti delle vie Latemar, Moncenisio, Tofane e piazzale alle Alpi che hanno sottoscritto una petizione rivolta al Comune di Carpi per scongiurare l'installazione, nell'area verde di quartiere di via Moncenisio, di una SRB, stazione radio base per telefonia mobile di Wind Tre, in pratica un ripetitore per segnali telefonici anche della nuova tecnologia 5G. L'impianto, un alto pilone posto al centro di una piccola area recintata di circa cinquanta metri quadri dovrebbe venir realizzato all'interno dell'area verde di quartiere, a ridosso di via Mulini e in corrispondenza con l'attraversamento pedonale che divide in due quel tratto di strada, ma anche nell'immediata vicinanza delle abitazioni poste ad est e, soprattutto, a pochi passi dal parco gioco con le giostrine frequentate dai bambini della zona.

Appena informati di questa novità (analoga realizzazione verrà installata sulla provinciale Motta dalla parte opposta della città) i residenti, allarmati, hanno inoltrato una petizione al Comune di Carpi per scongiurare il pericolo di entrare nel raggio dei campi elettromagnetici dell'infrastruttura, in una zona dove, a detta dei residenti stessi, esistono già installazioni di telefonia mobile. "Tutto inutile – lamentano alcuni firmatari della petizione –; il Comune ci ha risposto con una lunga lettera argomentando che la richiesta di Wind Tre è legittima e che sono state rispettate le distanze previste dalle norme vigenti, cosicchè al Comune non resta altro che approvare, come ha fatto, il progetto". 

Ma la cosa non è stata accolta senza ulteriori proteste: "Questa area verde – argomentano i residenti – l'abbiamo curata noi in prima persona fin dal suo nascere. Molte piante le abbiamo messe a dimora noi e adesso ci faranno una stazione radio deturpandola, con i bimbi che giocano lì a due passi". E' vero che il Consiglio Comunale di Carpi, nel 2000, per quanto riguarda i ripetitori e la loro installazione, ha fissato delle norme di salvaguardia per la salute dei citadini ma il regolamento è ormai di 21 anni or sono, aggiornato successivamente solo nel 2011, ed anche le norme regionali sono degli stessi anni mentre il proliferare dei ripetitori per far fronte alla crescente domanda degli operatori telefonici e l'avanzare di nuove tecnologie più potenti che non in passato sono fenomeni più recenti e non ancora del tutto valutabili. "Occorrerebbe maggiore cautela", dicono i residenti, delusi, di questa popolosa – e fino a ieri tranquilla – porzione di Quartirolo che sta fra via Mulini e via Carlo Marx.

(Nelle foto: l'angolo presso il percorso ciclabile a sud del quale verrà realizzato l'impiano, uno scorcio dell'area verde e della zona delle giostrine per i bambini posto a pochi metri dalla futura installazione)