Quarantenne di origine napoletanta ma residente a Carpi

Truffatore seriale arrestato dalla Polizia

E' stato arrestato dalla Polizia di Stato e condotto in carcere su disposizione del Giudice per le indagini preliminari di Modena il truffatore che, spacciandosi telefonicamente per un maresciallo dei Carabinieri e con l'aiuto di un complice che si spacciava a sua volta per avvocato, lo scorso anno ha compiuto diversi colpi a danni di pensionati a Modena.

Si tratta di un quarantenne di origine napoletana ma residente a Carpi con al suo attivo, secondo la Procura della Repubblica di Modena che ha emesso il mandato di arresto, ben quattro truffe compiute a danni di pensionati con la medesima tecnica: una telefonata a casa, la notizia del fermo dell'auto del marito della pensionata contattata, la richiesta di immediato pagamento di una somma di denaro o la consegna di gioielli per alcune migliaia di euro al fine di sbloccare la situazione, il passaggio di un finto "avvocato" a casa a ritirare i valori.

"Trattasi di vero e proprio “professionista” - afferma la Questura di Modena i cui uomini ieri hanno operato l'arresto -, solito colpire con un “modus operandi” consolidato. L’uomo, individuate le vittime, le contattava telefonicamente fingendosi falso appartenente alle forze dell'ordine e, facendo leva su un ipotetico stato di necessità improvviso ed ineluttabile di un prossimo congiunto, le induceva a consegnare denaro e gioielli al fine di aiutare il parente in difficoltà. Poco dopo, all’indirizzo della vittima, si recava il complice, il “falso avvocato”, pronto a riscuotere il pagamento".

 

Le indagini della Polizia sono scattate dopo la denuncia di una residente di Modena, quartiere Buon Pastore, vittima della truffa. Gli inquirenti sono risaliti all'autore dopo pazienti indagini, scoprendo che altri tentativi del genere erano stati esperiti nella medesima zona. In totale sarebbero quattro le truffe condotte a termine lo scorso anno fra gennaio e maggio.

L'uomo è stato dunque identificato, tratto in arresto e successivamente associato in carcere presso la Casa Circondariale di Modena dove ha trascorso il Capodanno e dove resterà in attesa del processo.