Tanto Miselli in un volume
«Sono nato con lo smartphone e con il computer, sto sul web tutto il giorno. Però il fascino della carta stampata per me è irresistibile». Ed è in una accezione molto ampia, quella che Lorenzo Chiari, 40 anni, termotecnico di professione ma con una passionaccia da collezionista, intende la carta stampata. Ci stanno le stampe, che colleziona da vent’anni, i disegni, le mappe (“Ho cominciato proprio raccogliendo disegni tecnici, rifacimenti di strade e ponti, mappali e poco a poco sono passato alle planimetrie urbane”), le locandine, dal Cinquecento ai nostri giorni, con un occhio di riguardo alla storia locale. E ci stanno i libri: «Ne ho più di tremila: li compero come oggetti, certo, ma poi cerco di stare dietro agli acquisti leggendo fino a tarda notte, dopo il lavoro, fino a trecento pagine al giorno». Per qualche tempo, la sua passione ha avuto in città anche una vetrina in via Berengario: uno spazio vendita di stampe e scagliole gestito in collaborazione con lo scagliolista Filippo Carnazza. Ma si sa che Carpi non è sempre capace di apprezzare simili nicchie di gusto e cultura. Da qualche tempo Chiari ha trovato il modo di incrociare le varie facce della sua passione, che lo porta a esplorare librerie artigiane, studi bibliografici e cartografici, case d’asta e mercatini specializzati (“Anche eBay, stando però molto attento alle sorprese”), dando alle stampe – è il caso di dirlo –, sia pure in edizioni limitate e numerate per appassionati come lui, alcuni dei suoi grandi “giacimenti” collezionati in tanti anni di ricerche. Il più rilevante, almeno per la memoria dei Carpigiani, ma anche per gli appassionati di arte, grafica e disegno, è il volume “Namis. Nando Miselli. Raccolta di bozzetti”: 121 pagine nelle quali Chiari ha fatto riprodurre poco meno di trecento disegni ad acquerello del più longevo degli artisti carpigiani.