Cinematografia indiana: Carpi è uno dei terminali
La notizia della proiezione di un film indiano in lingua punjabi di domenica pomeriggio allo Space City non può che sollevare una certa curiosità. Non si tratta del lungometraggio “Krishnarjun Yudham”, di cui vennero fatte le riprese in centro a Carpi nel 2017, bensì dell’anteprima di “Ardaas Karaan”, sequel del dramma sociale in capitoli “Ardaas” che esplora il gap generazionale e le diverse mentalità e visioni della vita. «Non è un caso isolato – spiega la direttrice del cinema carpigiano Nicoletta Barbieri –, proiettiamo film indiani nelle domeniche successive all’uscita dei titoli richiesti, nel primo pomeriggio. È un’integrazione dei nostri appuntamenti cinematografici che portiamo avanti felicemente da parecchi anni con i rappresentanti di case distributrici indiane che hanno una sede di riferimento a Brescia e che propongono dei titoli in esclusiva a noi e ad altri. Prendono in affitto la sala e gestiscono tutto loro; fanno vedere film di vari generi (d’azione, religiosi, comici, d’amore) in lingua originale con i sottotitoli in inglese o in italiano, tutti però con un matrimonio finale. Il cinema è sempre pieno, perché vengono spettatori e spettatrici anche da zone limitrofe come Rolo, Fabbrico e Novellara e a volte anche qualche italiano per curiosità».