Al Museo Davia Bargellini c'è la moda e il piacer di vivere della Venezia settecentesca

Dopo il lockdown riaprono a Bologna le mostre in presenza

BOLOGNA - Full immersion nel diciottesimo secolo - finalmente di nuovo "in presenza" - con due mostre in una. È quello che vive il visitatore percorrendo le splendide sette sale espositive nel Museo “Davia Bargellini” del circuito Musei Civici d’Arte Antica di Bologna che, in occasione del centenario della sua fondazione, e grazie alla possibilità di riapertura dopo il lockdown, ospita la mostra “Le Plaisir de vivre” realizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e dedicata, appunto, all’arte e alla moda del Settecento veneziano.

Sono i due grandi atlanti che decorano l’ingresso del barocco Palazzo “Davia Bargellini” eretto nella metà del 1600 situato in Strada Maggiore, diventato poi museo il 30 maggio 1920 per volere dell’allora Soprintendente alle gallerie, Francesco Malaguzzi Valeri, ad accogliere il visitatore nelle sale dell’appartamento arredato con tutto ciò che rappresenta il Settecento Bolognese. Così lo sguardo si perde tra mobili e suppellettili di pregio, oggetti rari come lo scenografico teatrino per marionette o l’incantevole riproduzione in miniatura dell’interno di una abitazione privata del diciottesimo secolo. Oppure vaga tra la collezione dei dipinti storico-cittadini, la raccolta di oggetti di arte applicata come ferri battuti, bronzi ornamentali, paramenti liturgici, per poi posarsi sulla splendida “Berlina di Gala” la carrozza tardo settecentesca straordinariamente dipinta e dorata, con intagliato lo stemma del Cardinale Filippo de Angelis (1792-1872).

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