Il secolo della foto Iotti Carpi
Cento anni orsono finiva la Grande Guerra e, cento anni fa, sulle ceneri dell’immane conflitto che concluse il “lungo Ottocento”, iniziava l’altrettanto lunga storia di una dinastia di fotografi carpigiani: gli Iotti- Catellani-Setti. Angelo Iotti, il capostipite di questa lunga serie di appassionati dell’immagine fotografica, la curiosità nei confronti della macchina fotografica, un mezzo ancora considerato rivoluzionario ai suoi tempi, l’aveva avuta fin da bambino. Nato nell’Ottocento (per la precisione nel 1898) fin da giovanissimo aveva bazzicato nello studio del fotografo modenese Sighinolfi che a Carpi, si dice, ci veniva solo la domenica per scattare in studio i ritratti che, da parte di chi poteva permetterselo venivano poi appesi alle pareti al posto dei più costosi dipinti. Chiamato alle armi durante il primo conflitto mondiale, il Nostro, ebbe la fortuna di imbattersi in un ufficiale, il comandante della sua Compagnia, a propria volta appassionato di fotografia, che gli conferì l’incarico di fotografare uno a uno tutti gli uomini del proprio reparto. La cosa era ormai fatta: rientrato a Carpi dopo il congedo, Angelo Iotti, forte di questa esperienza, diede il via all’attività fotografica professionale che tutti i Carpigiani conoscono bene: “Foto Iotti”. Grazie alla sua abilità e alla voglia di arrivare, il giovane fotografo riuscì a creare con le proprie mani, grazie agli scatti fotografici e ai reagenti chimici in camera oscura, la sua fortuna personale che prese poi la forma della villetta stile liberty di via Carlo Marx che ancora oggi, trascorso un secolo, ospita lo studio fotografico e la famiglia.