In Saletta della Fondazione L'Umana Catarsi di Edi Brancolini dedicata a Dante

Inaugura oggi, 6 novembre, alle 17, nella Saletta della Fondazione di corso Cabassi la mostra “L’Umana Catarsi. Viaggio immaginario nel mondo di Dante” del pittore carpigiano Edi Brancolini che qui espone tredici tele, realizzate nel corso di più di un ventennio, che scandiscono il rapporto dell'artista con Dante Alighieri, nel settimo centenario della morte. Lo stesso Brancolini sarà presente all’inaugurazione insieme al critico d’arte Marzio Dall’Acqua, autore delle pagine introduttive al catalogo

L'iniziativa è del Rotary Club Carpi che l'ha promossa insieme alla Fondazione CR Carpi: “Nell’anno delle celebrazioni dantesche Brancolini ci offre la propria interpretazione del viaggio che Dante ha voluto compiere dentro ed intorno all’uomo – spiega al riguardo Mauro Bernini, presidente del Rotary Club – la mostra rende omaggio all’artista, espressione di eccellenza del nostro territorio, e al messaggio che con le opere esposte ha voluto trasmetterci”. “La rassegna si inserisce nell’ambito delle più vasta attività della Fondazione a sostegno della sviluppo culturale della Città – dichiara a propria volta Corrado Faglioni, presidente della Fondazione CR Carpi –. E’ un invito a soffermarsi e a riflettere nuovamente sull’opera del Sommo Poeta”.

 

Artista di straordinaria maestrìa e di possenti effetti plastici impressi a una pittura dai forti risvolti esistenziali e sociali affidati a simboli e metafore, Brancolini, 75 anni, originario di Rovereto di Novi, ha una sorta di pluriennale conto aperto con Dante. Non tanto per la parallela ingratitudine delle rispettive città d’origine, visto che nonostante un talento riconosciuto anche oltre i confini nazionali, l’ultima personale che Brancolini ha potuto allestire a Carpi risale al 2000. Quanto per la tensione spasmodica verso la verità e la conoscenza che gli ha sempre ispirato la Divina Commedia e per l’esaltante sublimazione dell’amore ritrovata nella Vita Nuova. Risale al 2000, per esempio, la partecipazione con Danilo Fusi, Gerico e Impero Nigiani a “Navigazione Ultima”, la mostra curata da Giorgio Segato allestita la prima volta nel Museo dantesco del Castello Gizzi di Torre de’ Passeri, nei pressi di Pescara, sede dell’istituto di studi e ricerche “Casa di Dante in Abruzzo”. Le dieci tavole eseguite per la circostanza da Brancolini, ispirate ognuna a terzine del poema, fecero il giro d’Italia con le opere degli altri tre autori, approdando anche a Carpi, per quell’ultima mostra nella sua città. Seguiranno altre opere, sempre ispirate al poeta per iniziativa dell’istituto abruzzese, come le dodici fra tele a tecnica mista e tavole a pastello e tempera composte per la Vita Nuova nel 2003 e quelle dedicate a Dante e Ovidio o ispirate alle Donne del Paradiso. E c’è infine l’opera grandiosa, “L’Umana Catarsi”, le grandi tele, ciascuna di 3 metri e 20 per 1 e 90, a comporre il trittico che ricalca l’intero viaggio dantesco: un ciclo narrativo, affollatissimo di personaggi e sfondi e situazioni prodotte dalla fantasia simbolica e visionaria dell’artista che attualizza e tramuta metaforicamente il percorso dantesco, scandendolo in tre tappe che si risolvono in una inquieta tensione verso la luce e la conoscenza. “I quadri di Edi – scrive Marzio Dall'Acqua nell'introduzione – devono essere a lungo e attentamente visti da lontano, colti nel loro insieme e poi ci si può perdere nei molteplici particolari, nei singoli eventi e presenze, con il piacere di perdersi in giardini di delizie, ma anche di sofferenze, che ricordano le allegorie di Hieronymus Bosch, quel mondo alla rovescia , sotto sopra, che per questo acquistalo spessore aleatorio dei nostri sogni, se non dei nostri incubi”. E' una buona chiave per "leggere” l'opera esposta fino al 14 novembre nella Saletta della Fondazione, visitabile dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30 del giovedì, sabato e domenica (gli altri giorni dalle 16,30 alle 19,30).