In mostra a Padova fino al 28 aprile, con due dipinti della collezione Marri

L'Italia che risorge nei colori dei Macchiaioli

È una “Italia che risorge”, quella che, da sabato 24 ottobre e fino al 18 aprile del prossimo anno, si potrà ammirare a Padova, nelle sale espositive di palazzo Zabarella sede della Fondazione Bano, in occasione della mostra “I Macchiaioli – Capolavori dell’Italia che risorge”. Un forte segnale di “risorgenza”, quello che parte da Padova, mentre l’Italia sta di nuovo affrontando le incognite della pandemia e temendo per il suo futuro economico e sociale. Un forte segnale che viene lanciato non solo per la sfida contingente al distanziamento sociale, alle limitazioni di movimento e alle mille precauzioni che ogni visitatore dovrà prendere per ammirare di persona i quadri (e che quadri!) posti in mostra (limitazioni ben tenute presenti dagli organizzatori dell’evento), ma anche un forte segnale che viene dalle nostre radici storiche, da quel passato risorgimentale che fece l’Italia una e che coinvolse generazioni di Italiani, intellettuali, artisti ma anche contadini e artigiani, nella costruzione di un nuovo Paese e di una giovane Nazione. I “Macchiaioli”, così originariamente chiamati con un filo di malcelato disprezzo, con la loro tecnica pittorica innovativa, “macchiavano” la tela così come i contemporanei “Impressionisti” francesi, in quegli stessi anni, lasciavano colori e impressioni nei loro quadri ben al di fuori della retorica e trionfalistica pittura ufficiale, fatta di battaglie e di glorie passate.

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