Emesso dal Vaticano nel quinto centenario di ascesa al soglio pontificio del papa olandese

Un francobollo per papa Adriano VI, prima amico e poi nemico di Alberto III Pio

Fu l'ultimo pontefice non italiano prima di Giovanni Paolo II, nel 1978. Il Vaticano ricorderà il 22 febbraio prossimo, con l'emissione di un francobollo da 2 euro (nella foto assieme all'annullo che sarà utilizzato i primo giorno di emissione), i cinque secoli dall'ascesa al soglio pontificio di Adriano VI, al secolo Adriaen Florisz Boeyens. Nato a Utrecht nel 1459, fece da precettore al futuro imperatore Carlo V, che in seguito lo nominò generale delle inquisizioni riunite di Castiglia e Aragona. Creato cardinale nel 1517 da Leone X, gli successe il 9 gennaio 1522. Per quanto riguarda Carpi, occorrerà ricordare la sua amicizia (poi trasformatasi in sospettosa inimicizia) con il principe Alberto III Pio e il fitto scambio epistolare tra Francesco Guicciardini, allora governatore pontificio di Modena, e la Santa Sede per ottenere la restituzione da parte del principe di Carpi delle cittadelle di Reggio Emilia e di Rubiera che Alberto aveva ottenuto in pegno dal Collegio dei Cardinali dopo la morte di papa Leone X a fronte dei crediti maturati con il papato. Nel luglio del 1522 il nuovo papa Adriano VI aveva inviato un "breve" elogiativo ad Alberto Pio, esortandolo a proseguire nella sua opera di protezione dei beni ecclesiastici (Reggio e Rubiera erano proprietà della Chiesa).

 

Successivamente però il Guicciardini aveva accusato Alberto e suo fratello Lionello di non volergli cedere le fortezze e di macchinare contro la Chiesa a favore dei Francesi. Così Adriano VI, convinto dal Guicciardini,  inviò ripetuti appelli al signore di Carpi ingiungendogli di consegnare Reggio e Rubiera al governatore di Modena, cosa che ebbe effetto nel 1523, poco prima della morte improvvisa del pontefice che scomparve a un anno e mezzo dall’insediamento, il 14 settembre 1523. Il francobollo del Vaticano ripropone un olio su tela con il ritratto del pontefice: l’opera è stata realizzata tra il 1522 e il 1599 da un artista anonimo utilizzando come riferimento una medaglia commemorativa. Di proprietà del Rijksmuseum centraal, il dipinto è dal 1993 in prestito alla residenza dell’ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede.