Carne suina Opas bloccata in Cina con la scusa del Covid. Pozzi: violate le regole del commercio internazionale

L'allarme viene dalla Opas di Migliarina e lo ha rilanciato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini: due container di carne suina italiana congelata e cartonata dalla Opas sono stati  bloccati nella dogana interna di Dong Guan, perché secondo Pechino risulterebbe rischiosa in chiave di pandemia Covid. La decisione risale al 3 gennaio scorso: i Cinesi, secondo la denuncia di Opas, avrebbero rilevato tracce di Covid sui cartoni esterni dell'imballaggio secondario, senza però coinvolgere la ditta produttrice nelle analisi: “Le autorità cinesi minacciano ora di impedirci di esportare carne italiana nel Paese e di distruggere tutta la merce” ha dichiarato il 6 gennaio al Sole 24 Ore l'amministratore delegato di Opas, Valerio Pozzi. Aggiungendo: “Si tratta di una violazione delle regole fissate dalla Oms e degli accordi internazionali. In particolare – sottolinea Pozzi – l’Oms sostiene che l’accusa mossa dai Cinesi non sia per nulla credibile. Noi pensiamo che sia piuttosto una scusa per colpire la nostra merce. Un atto ostile, che ostacola il libero commercio”. L'ad di Opas spiega anche che il blocco  arriva in un momento strategico per l'azienda che ha in previsione di spedire in Cina altri 40 container di carne, acquistati dall'importatore cinese a partecipazione statale Cofco, entro il 28 febbraio, per un valore di 2,5 milioni di euro.

 

 

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