Il punto in Regione sui progetti di economia circolare. C'è anche Carpi

C’è il progetto dagli scarti della filiera del pomodoro e del parmigiano per arrivare alla produzione di biometano e quello che è incentrato sulla mobilità sostenibile delle merci destinate agli stabilimenti balneari. E c'è il progetto del Comune di Carpi, affidato a Carpi Fashion System, di promozione di una forma di economia circolare collegata alla moda, che permetta alle piccole e medie imprese di recuperare i cascami delle lavorazioni tessili e di migliorare le proprie prestazioni in un quadro di sostenibilità. Organizzato in collaborazione con ClustER, il progetto carpigiano, che punta anche a conferire alla conversione green della produzione tessile un buon ritorno di immagine, ha ottenuto dalla Regione lo scorso anno 44 mila euro dal finanziamento complessivo di 481 mila, che potrebbero trovare spazio anche nella programmazione e nelle risorse del pacchetto europeo per la ripresa NextGenerationEU.

 

 

Oggi a Bologna l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro e green economy, Vincenzo Colla, ha incontrato gli 11 coordinatori dei progetti per fare il punto a conclusione del primo anno di attività che comunque proseguirà anche per tutto il 2021. Un’occasione per una panoramica delle progettualità avviate e dei primi risultati raggiunti dai singoli laboratori, offrendo a tutti la possibilità di conoscere il lavoro realizzato dagli altri centri, per attivare possibili sinergie ma anche definire entro l’estate il contenuto di eventuali azioni per il successivo biennio. L'iniziativa di Carpi vi compare insieme a quelle promosse nei comuni di Reggio Emilia, Ravenna, Argenta (Fe), Monticelli d'Ongina (Pc), Montechiarugolo (Pr), Carpi (Mo), Bardi (Pr), Cervia (Ra) nonché la Provincia di Rimini, l’Unione dei Comuni Valle Savio (Fc) e la Camera di Commercio di Modena.