L'Unione concorre a un bando regionale con un progetto da 80mila euro per lavorare sulle fibre naturali e rigenerate

La Giunta dell'Unione ha approvato la presentazione del progetto "Fibre naturali e fibre recuperate: quali competenze, progettualità, impianti e investimenti sono necessari per completare la circolarità nel tessile?”. Il progetto, del costi stimato in 80mila euro da spendere in due annualità, verrò presentato alla Regione che, dando attuazione alla legge del 2014 "Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, ha promosso diversi bandi diretti a promuovere la cultura della responsabilità sociale delle imprese per il loro impatto sulle società. La condizione posta è che le proposte che vengono presentate prevedano la collaborazione di almeno un partner tecnico selezionato tra i Clust-ER dell'Emilia -Romafìgna e i Centri di innovazione della rete Alta Tecnologia. Il progetto presentato dall'Unione, viene specificato, “...è orientato al perseguimento di un rilevante interesse pubblico e ha l’obiettivo di coinvolgere stakeholder territoriali e imprese per individuare strumenti, competenze e tecnologie necessarie per chiudere in modo sostenibile la circolarità nelle filiere del tessile contribuendo alla riduzione degli scarti; le azioni proposte mirano a sostenere l’innovazione sostenibile del sistema per attrarre, formare e creare le competenze necessarie a garantire l'analisi delle proprietà dei materiali, la valutazione della loro idoneità per determinati utilizzi e stimolare gli investimenti per laboratori di ricerca nella produzione sostenibile con i filati da riuso, avviare progetti di ricerca e percorsi di innovazione”.